La terapia può essere incredibilmente utile e dare un supporto importante nel mezzo di una crisi, ma non è una “taglia” che va bene per tutti e a volte può essere difficile trovare la giusta misura.
Se hai già provato una terapia precedentemente e ti sei ritrovato frustrato dalla mancanza di progressi, è possibile che tu non abbia trovato il terapeuta giusto per te. A volte avere alcune conoscenze di base sulla terapia e sulle diverse opzioni disponibile ti può aiutare quando stai cercando aiuto.
Cosa fa il terapeuta
Il ruolo del terapeuta è di essere empatico, aiutarti ad apprendere nuove strategie per stare meglio e fornirti gli strumenti per gestire le tue emozioni in modo costruttivo. Il terapeuta è lì per aiutarti a connetterti con i tuoi valori personali e a rimanere in contatto con la tua forza interiore, offrendoti un aiuto empatico e una comprensione della tua storia di vita.
Cosa non fa il terapeuta
Il terapeuta non è lì per giudicare, minimizzare le tue emozioni, o darti un consiglio. Il non dare consigli vuol dire che il terapeuta non può prendere decisioni per te, come ad esempio decidere se restare o no in una relazione o un lavoro; il compito del terapeuta è di lavorare insieme alla persona in modo che essa stessa abbia gli strumenti per decidere nel modo che più lo fa stare bene.
Se è ti sei mai sentito giudicato o hai avuto l’impressione che il tuo terapeuta stesse minimizzando i tuoi sentimenti, è importante discuterne con lui, in modo da capire se c’è stata un’incomprensione o se invece non è il terapeuta dato per te. E’ molto importante parlare con il tuo terapeuta del vostro rapporto terapeutico, specialmente se senti che qualcosa non va bene.
Avviso: La terapia può essere molto utile e può essere molto difficile
Diciamolo in modo chiaro: la terapia è una sfida. Un trattamento richiede un lavoro attivo da parte del paziente e richiede di affrontare quelle emozioni che possono essere dolorose e difficili; molte volte un trattamento può portare a scelte difficili. Come disse James Hollis (1998)
“ nessuno entra nello studio di un terapeuta con delle strategie che stanno ancora funzionando bene”.
Per questo motivo, a volte il paziente si può sentire peggio, prima di sentirsi meglio, perché il cambiamento di per sé non è piacevole.
E’ quello che succede con la depurazione dell’organismo: durante il processo possiamo avere mal di testa, mal di stomaco, ecc, ma questi sintomi sono il preludio per stare meglio, molto meglio. Anche durante la psicoterapia questa sensazione di stare peggio è una parte vitale del processo di crescita, che porterà poi a stare meglio.
Se senti che hai provato diverse terapie o diversi terapeuti e non hai avvertito progressi nonostante il tuo impegno nel cercare aiuto e il tuo impegno nel processo terapeutico, può essere che non hai trovato il giusto terapeuta per te.
Di seguito ci sono alcuni punti da tenere sott’occhio quando si cerca una psicoterapia.
- Il rapporto con il terapeuta. La terapia richiede che tu permetta un’altra persona di accedere ai tuoi pensieri e le tue emozioni più profonde. Questa non è una cosa facile da fare, quindi è importante che tu ti senta a tuo agio con la persona che scegli.
La ricerca ha dimostrato che la relazione terapeutica stessa è l’aspetto più importante della terapia, pesando più o meno il 30% del risultato del trattamento, che è più di qualsiasi altro singolo fattore, incluse le tecniche specifiche che il terapeuta usa. Quindi assicurati che il terapeuta che scegli sia qualcuno di cui ti fidi e con cui hai voglia di aprirti. Se non senti che è la persona giusta, probabilmente non lo è. - L’area di specializzazione del terapeuta. Sebbene la relazione terapeutica sia la parte più importante della terapia, la specializzazione e le tecniche sono in ogni caso dei pezzi molto importanti del quadro. Quando cerchi un terapeuta, assicurati di cercare qualcuno che ha esperienza nel lavoro con le persone che stanno affrontando i tuoi le tue stesse paure.
Altrimenti potresti finire a perdere tempo e denaro, lavorando con qualcuno che non è in grado di fare una valutazione appropriata o che non ha esperienza nel lavorare con il tuo particolare problema. Non avere paura di chiedere al terapeuta la sua esperienza nel lavoro con altre persone che hanno problemi simili ai tuoi. - Trattamenti basati sull’esperienza. Ci sono tantissime forme diverse di terapia in giro, un buon punto di partenza da cui partire e cercare un terapeuta che abbia una formazione basata sulla ricerca, come la psicoterapia cognitiva.
Chiedi al terapeuta la sua formazione e le modalità del trattamento, come è una seduta tipica, se riceverai dei compiti da fare a casa, cosa ti è richiesto durante il processo terapeutico, come saranno valutati i tuoi progressi, e quali passi il tuo terapeuta farà se trovate che i vostri progressi diventano stagnanti.
Se sei in un momento di difficoltà e stai considerando di chiedere aiuto, queste informazioni ti possono aiutare nella scelta di un terapeuta e possono aiutarti a riconoscere per tempo se la persona che hai trovato è quella giusta per te.
Se hai provato un percorso di terapia prima e ti sei sentito frustrato dalla mancanza di progressi, non sei da solo. Ricorda, un aiuto efficace è disponibile, se sai quello che stai cercando.
Verifica L’iscrizione all’albo professionale
Ultimo consiglio molto importante e sempre essenziale, verifica che il professionista psicologo o psicoterapeuta sia iscritto all’albo professionale della regione. Ad esempio per la Lombardia puoi controllare sul sito dell’OPL Ordine Psicologi della Lombardia a questa pagina https://www.opl.it/iscritti-ricerca-avanzata.php
Solo così avrai la garanzia di rivolgerti ad un professionista preparato e formato per esercitare la professione e tutelare in primo luogo i tuoi diritti.
La condotta di chi esercita abusivamente una professione può assumere rilevanza penale.
L’articolo 348 Codice Penale – Abusivo esercizio di una professione punisce con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da euro centotre a euro cinquecentosedici chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.
L’articolo 2229 del Codice Civile – Esercizio delle professioni intellettuali disciplina altresì le professioni intellettuali, per l’esercizio delle quali è necessaria l’iscrizione in appositi albi o elenchi. L’accertamento dei requisiti per l’iscrizione negli albi o negli elenchi, la tenuta dei medesimi e il potere disciplinare sugli iscritti sono demandati alle associazioni professionali, sotto la vigilanza dello Stato, salvo che la legge disponga diversamente.
dott.ssa Annarita Scarola
inizia la sua attività terapeutica nell’ambito della disabilità grave e del fine vita, effettuando sostegno psicologico ai malati di SLA e accompagnamento alla morte. Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale.
dott. Simone Sottocorno
inizia la sua attività di Psicologo nel contesto della Tutela Minorile, in cui matura un’esperienza significativa con ragazzi adolescenti e le loro famiglie, sino a diventare Responsabile dei Servizi Educativi Domiciliari
dott.ssa Laura Grigis
inizia la sua attività come psicologa nell’ambito del sostegno e potenziamento delle abilità scolastiche, anche in situazioni di Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
dott.ssa Elena Cristina
inizia la sua attività clinica occupandosi di psicologia dell’invecchiamento sano e patologico, neuropsicologia e psicologia del malato oncologico (psico-oncologia). Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale