Che Cos’è l’impotenza appresa?
L’impotenza appresa è quel senso di incapacità acquisito attraverso esperienze passate e continue di fallimenti, vissuti come conseguenza della mancanza di abilità personali nel superamento o nell’ottenere un determinato risultato. Può succedere che uno studente smetta di studiare una determinata materia dopo una serie ininterrotta di fallimenti dovuti ad un fattore interno od esterno. Si genera così la falsa consapevolezza di non poter esercitare alcun controllo sull’ambiente esterno e quindi di non poter gestire gli eventi della vita in una determinata situazione specifica e circoscritta o anche in casi estremi su sfere più amplie dell’esistenza: Rapporti interpersonali, studio, lavoro.
Il concetto di «impotenza appresa» è stato definito dallo psicologo Martin Seligman negli anni sessanta, dopo alcuni studi cognitivo-comportamentali effettuati sugli animali.
Il dottor Martin Seligman ha mantenuto diversi animali sottomessi a scariche elettriche dalle quali non potevano sottrarsi a questa tortura.
Gli animali a causa dell’impossibilità di ribellarsi avevano imparato che nessuna delle loro azioni riusciva a evitare la scarica e di conseguenza smettevano ogni tentativo di sottrarsi alle scariche elettriche. Questa situazione è chiamata impotenza appresa e richiama la condizione di chi non tenta di uscire da una situazione negativa perché il passato gli ha dimostrato che non c’è nulla da fare.
Definizione di impotenza appresa
In sintesi si definisce l’impotenza appresa come un comportamento acquisito da un soggetto dopo continui e ripetuti stimoli avversi fuori dalla sua sfera di controllo.
Negli uomini ciò è connesso con la teoria dell’ auto-efficacia; la credenza individuale nell’innata abilità di raggiungere gli obiettivi. Ciò può essere messa in relazione con la depressione che può essere scatenata da una reale o immaginaria assenza di controllo nel panorama della propria esistenza.
Gli esperimenti condotti
Lo psicologo americano Martin Seligman iniziò la ricerca sulla impotenza appresa nel 1967 Università della Pennsylvania come un’estensione del suo interesse intorno alla tematica della depressione. Questa ricerca è stata poi ampliata attraverso gli esperimenti di altri ricercatori.
Uno dei primi esperimenti di Martin Seligman e Overmier: è stato costituito in diverse parti.
La prima parte dello studio coinvolgeva tre gruppi distinti di cani messi all’interno di una di gabbia. Il primo gruppo di cani era semplicemente messo all’interno di una gabbia per un periodo di tempo e dopo rilasciato.
I cani nel gruppo due erano condizionati attraverso delle scariche elettriche randomizzati, le scariche potevano essere terminate dai cani cioè fermate premendo un bottone.
Ogni cane del gruppo tre era accoppiato con un cane del gruppo due, nel momento in cui il cane del gruppo due riceveva una scarica elettrica il cane accoppiato del gruppo tre riceveva una scarica elettrica di uguale intensità e durata, ma a differenza del gruppo due non poteva fermare la scarica elettrica azionando il bottone, perché semplicemente non funzionava. E’ questa questa la differenza fondamentale da prendere in considerazione.
Ai cani del gruppo tre sembrava quindi che le scariche elettriche fossero causate in maniera randomica perché erano accoppiati al cane del gruppo due che però poteva fermare la scarica elettrica premendo sul quel bottone. Quindi la parte fondamentale da comprendere è che i cani nel gruppo tre percepivano la scarica elettrica come inevitabile, cioè da un lato non potevo fermarla e dall’altro non capivano quando si fermava e quindi era percepita correttamente al di fuori fuori del loro controllo. I cani invece del gruppo due potendo terminare la scarica elettrica premendo sul bottone imparavano quindi un senso di efficacia e di controllo potendo fermare l’evento generato dagli sperimentatori attraverso l’apprendimento del premere il bottone.
Parte due dell’esperimento
Nella seconda parte dell’esperimento, lo stesso gruppi di cani era inserito in un un box contenente due reparti distinti divisi da una piccola barriera alta pochi centimetri. All’interno del box veniva somministrata una scarica elettrica. Tutti i cani potevano fuggire dalla scarica elettrica che veniva data in una parte sola del box semplicemente saldato l’ostacolo e andando nell’altra parte del box.
I cani del gruppo uno e due (riferito alla prima parte dell’esperimento) hanno appreso velocemente la capacità di salvarsi dalla scarica elettrica saltando dall’altra parte. La maggior parte dei cani del gruppo tre che avevano precedentemente imparato che niente all’interno delle loro possibilità poteva salvarli dalle scariche elettriche semplicemente stavano seduti passivamente e subivano guaendo la scarica elettrica.
E’ improntante mettere in evidenza due fattori: il primo è che i due esperimenti sono collegati e il secondo che l’apprendimento dell’impotenza nell’esperimento uno si collegava al fenomeno dell’insuccesso nell’esperimento due anche se effettivamente esisteva per il gruppo 3 la possibilità di “salvarsi”. Risulta chiaro ora cosa significa impotenza appresa
Conclusioni psicologiche
In sintesi questo esperimento evidenzia come l’impotenza appresa dal gruppo di cani tre per le scariche elettriche nella prima parte dell’esperimento li condizionava a tal punto nella parte due dell’esperimento da non poter più essere in grado di attivare una strategia vincente che li avrebbe potuti salvare dal ricevere le scariche elettriche.
La convinzione di essere impotenti ed incapaci nel fronteggiare gli eventi negativi deriverebbe dunque da uno o più insuccessi esperiti nel corso della vita, in seguito ai quali si sviluppa un intenso senso di sfiducia rispetto alle nostre capacità di agire: ci sentiamo inefficaci, senza strumenti per fronteggiare ciò che ci accade.
Può succedere quindi che anche all’interno della vita degli esseri ci possano essere delle situazioni negative e condizionanti in cui si sviluppa un senso di impotenza e che questa possa poi influire negativamente all’interno delle vite di queste persone in un singolo aspetto o nei casi più gravi in maniera generalizzata conducendo alla depressione.
Può accadere in età evolutiva a causa di un disturbo dell’apprendimento per cui uno studente si senta inefficace rispetto ad una determinata materia, può accadere a causa di eventi traumatici ripetuti in età scolare o in situazione estreme.
Questo articolo ha il compito di chiarire il concetto e le origini di quello che viene definita impotenza appresa, approfondiremo nei prossimi articoli gli effetti e le prospettive terapeutiche di questo specifico stato mentale.