Disturbi dello spettro autistico
Quando si parla di autismo spesso l’immagine che viene in mente è quella di un bambino o di una bambina con difficoltà intellettive e del linguaggio.
Ora si parla di Disturbi dello Spettro Autistico proprio per sottolineare in realtà l’estrema eterogeneità con cui questa condizione può manifestarsi, da quadri severi con compromissione intellettiva importante a situazioni in cui le caratteristiche sono più sfumate e difficilmente riconoscibili.
DSM-5
Il DSM-5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, definisce il Disturbo dello Spettro Autistico come un disturbo del neurosviluppo con due caratteristiche principali:
- una compromissione persistente della comunicazione sociale reciproca e dell’interazione sociale;
- un pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi.
Essendo storicamente associato ai disturbi dell’infanzia, difficilmente viene riconosciuto nell’adulto e di conseguenza trattato efficacemente. Essendo però un disturbo del neurosviluppo dura tutta la vita e le sue caratteristiche si mantengono con il tempo, non si può dunque parlare di guarigione per i disturbi dello spettro autistico.
Autismo ad alto funzionamento ed età adulta
I disturbi dello spettro autistico possono manifestarsi a basso funzionamento e ad alto funzionamento. Nel primo caso le persone presentano difficoltà di linguaggio e capacità intellettive sotto la norma statistica per cui la loro autonomia è compromessa, mentre nel secondo caso non ci sono deficit intellettivi e di linguaggio e i soggetti possiedono aree di capacità anche superiori alla norma. Per questo può succedere che molti bambini ad alto funzionamento e con una forma lieve di autismo ricevano una diagnosi tardivamente, anche in età adulta.
Diagnosi di Autismo in età adulta
Per fare diagnosi è comunque necessario che la sintomatologia sia esordita nella prima infanzia, ma spesso l’interazione di più fattori (ad esempio le richieste sociali e l’uso di strategie compensative) possono rendere le difficoltà meno evidenti. Inoltre la diagnosi di autismo in età adulta è spesso più difficile da fare per diverse ragioni tra cui la mancanza di strumenti adeguati di screening, la formazione limitata di molti professionisti, la diminuzione dei ricordi relativi alla prima infanzia, la presenza di altri concomitanti disturbi e il mascheramento di alcuni segni sia per fattori culturali che per adattamento dell’individuo nel tempo.
Caratteristiche dell’Autismo in età adulta
Tra le difficoltà che si possono riscontrare nell’adulto con disturbo dello spettro autistico, vi è una ridotta comprensione dei sentimenti e dei pensieri degli altri che li porta a non instaurare nuove amicizie, nonostante siano interessate ad avere nuove relazioni. Questo può portare ad isolarsi e di conseguenza all’insorgenza di sintomi depressivi, specialmente in età adolescenziale, ma anche a farli apparire come persone non interessate agli altri. Le situazioni sociali sono dunque spesso fonte di ansia e stress e possono far emergere una sensazione di inadeguatezza.
Accanto alle difficoltà sociali, in età adulta persiste anche la necessità di avere la stessa routine quotidiana e vi è la tendenza a diventare ansiosi in caso di cambiamenti non previsti ma anche nei momenti cruciali di transizione da una fase di vita all’altra.
Altre caratteristiche che possono essere presenti sono le seguenti: difficoltà a comprendere le regole sociali (ad esempio non parlare sopra le persone), evitamento del contatto oculare, avvicinarsi troppo agli altri oppure allontanarsi se qualcuno si avvicina troppo, notare piccoli dettagli come odori e suoni che le altre persone non percepiscono, e tendenza a pianificare le cose attentamente prima di farle. Infine, vi può essere la tendenza a focalizzarsi su interessi specifici in modo totalizzante e gli interessi e le attività ristrette e ripetitive tipiche dell’infanzia si possono manifestare in età adulta come particolari talenti.
Spesso le persone adulte con disturbo dello spettro autistico sviluppano strategie di compensazione cercando di nascondere le loro difficoltà e sentendosi strani, diversi dagli altri, e questo porta con sé sofferenza, stress e fatica nel mantenere tale facciata.
Conclusioni dell’Autismo in età adulta
Non è raro che le persone con disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento giungono a una diagnosi in età adulta quando chiedono aiuto il più delle volte per una sintomatologia secondaria (depressione, ansia, disturbi dell’adattamento) o perché stanno vivendo situazioni particolarmente stressanti. Le loro difficoltà, principalmente in ambito sociale, sono legate a una condizione di neuro-aticipità o neuro-diversità che comporta un funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale differente dalle persone neurotipiche che non significa però sbagliato, inadeguato o peggio. Può portare però a difficoltà in ambito lavorativo, affettivo e relazionale ed è per questo importante effettuare una buona diagnosi in età adulta e un intervento a livello sintomatologico, delle abilità sociali e comunicative, della regolazione emotiva e di supporto nei momenti di transizione della vita.
Articolo scritto dalla dott.ssa Silvia Schiavolin Psicologa a Saronno
Referenze:
- American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders – fifth edition (DSM-5). Washington DC: APA
- NHS National Health Service. Signs of autism in adults.
Una esposizione chiara, documentata e molto esaudiente,
Grazie
Grazie del suo commento ci fanno sempre molto piacere.
Mi è stato diagnosticato l’autismo ad alto funzionamento in età adulta (28 anni) nonostante da piccola avevo certe caratteristiche che hanno i bambini con spettro autistico mai fatto test mai seguita per quel problema. Il test fatto è il raads e è risultato positivo ma tutti dubitano che sia corretto dicono che l’ho boicottato… cosa dovrei fare
Gent.ma Laura,
grazie per aver condiviso la sua esperienza.
La diagnosi di autismo in età adulta è una realtà sempre più riconosciuta e sebbene possa essere difficile per chi la circonda comprendere o accettare il suo percorso, è importante che senta di avere il supporto giusto.
Il RAADS (Ritvo Autism Asperger Diagnostic Scale) è uno strumento valido per identificare le caratteristiche dello spettro autistico, ma potrebbe essere utile affiancarlo a una valutazione specialistica completa, motivo per cui suggerisco di rivolgersi ad un centro del suo territorio specializzato nella diagnosi e nel supporto di Disturbo dello Spettro Autistico in età adulta.
Le auguro buona fortuna,
dott. Simone Sottocorno