Le emozioni sono parte integrante della nostra vita quotidiana; talvolta possiamo trovarci a vivere momenti difficili in cui sentiamo affiorare dentro di noi emozioni spiacevoli, quali la tristezza, la sofferenza, la disperazione, la rabbia, l’irrequietezza, la paura…

Se solitamente siamo maggiormente portati ad accogliere, sentire, accettare le emozioni piacevoli, siamo però anche spesso abituati a vedere e vivere le emozioni spiacevoli come ostacoli o “nemici” da combattere, affrontando così, momenti difficili con strategie di regolazione emotiva (evitamento, negazione, soppressione…) non sempre funzionali ed efficaci per il nostro benessere.

Riconoscere e accettare le nostre emozioni, anche quelle più spiacevoli, può trasformare i momenti difficili in preziose opportunità di crescita personale.

Emozioni negli eventi “difficili”

I momenti difficili sono spesso accompagnati da emozioni intense e spiacevoli, che se non adeguatamente gestite possono scaturire una serie di reazioni emotive che alimentano lo stato di malessere, sofferenza o disagio. Se ci si serve della fuga o dell’evitamento non si fa altro che rinforzare la credenza che le emozioni siano intollerabili o se si interpreta negativamente la propria ansia si finirà per sentirsi ancora più angosciati.

Importante, inoltre, tenere in considerazione, che le emozioni spiacevoli svolgono funzioni fondamentali per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere psicologico.

La tristezza, per esempio, può suscitare empatia e supporto dagli altri, richiamando un aiuto esterno di cui necessitiamo, rafforzando così i legami sociali. Emozioni quali la frustrazione o l’insoddisfazione possono spingerci a modificare il nostro comportamento o cercare nuove strategie per raggiungere i nostri obiettivi, fungendo, quindi da catalizzatori per il cambiamento.

Le emozioni spiacevoli ci aiutano, inoltre, a fare esperienza e ad imparare dalle esperienze dolorose. Affrontando situazioni faticose e stressanti si scoprono nuovi aspetti di sé e del proprio modo di reagire alle situazioni; queste esperienze vengono interiorizzate e immagazzinate nella memoria e utilizzate per fronteggiare simili situazioni in futuro.

Le emozioni spiacevoli sono quindi parte integrante di noi stessi e di un sano equilibrio emotivo; senza di esse, non saremmo in grado di apprezzare pienamente le emozioni piacevoli.

Come affrontare le emozioni nei momenti difficili

Cosa è importante mettere in atto per gestire in modo funzionale ed efficace le emozioni spiacevoli, al fine di vivere e affrontare anche gli stati emotivi più difficili in modo adeguato al benessere psicofisico?

Esplorazione e comprensione

Il primo passo per trasformare le emozioni difficili in alleate è esplorarle e comprenderle.

Ricorda: le emozioni sono una bussola che ci guida e indirizza nella vita di tutti i giorni.

Per comprenderle è necessario prestare attenzione e dare ascolto a ciò che si sta provando in un determinato momento, dandogli un nome.

Una volta compreso ciò, è importante capire cosa ha causato quell’emozione e quale messaggio ci sta comunicando, poiché ci permette di avere informazioni importanti, dando anche un senso e significato a quell’emozione.

Ciò permette di avere maggiormente consapevolezza di sé che è fondamentale ai fini della regolazione emozionale.

Accettazione e consapevolezza

È essenziale, dopo aver riconosciuto e compreso le emozioni, accettarle. Invece di “lottare” contro di esse, dobbiamo imparare ad accoglierle e riconoscerle come parte integrante della nostra esperienza umana. Evitare o schiacciare emozioni indesiderate, si finisce solamente per vederle riemergere di più, alimentando la condizione di disagio e malessere.

Accettazione non significa arrendersi alla sofferenza, ma riconoscere le emozioni per quello che sono e affrontarle con apertura e compassione.

L’accettazione consapevole aiuta a praticare l’osservazione, cogliendo quello che c’è, così come è, senza reagire alle emozioni, cercando di evitarle o controllarle.

Una metafora utile è pensare a te stesso come al cielo e alle tue emozioni come alle nuvole. Il cielo rimane stabile, mentre il tempo atmosferico cambia in continuazione e le nuvole vanno e vengono. Nell’accettazione, si osserva e accetta il modificarsi del tempo, senza contrastarlo, mentre tu rimani come osservatore costante.

Quali sono i vantaggi dell’usare l’accettazione?

  • Permette di tollerare maggiormente lo stato emotivo indesiderato
  • Aiuta a recuperare più rapidamente la condizione di disagio o sofferenza
  • Ti aiuta a capire come rispondere a quello stato emotivo, scegliendo con consapevolezza

Normalizzazione e assenza di giudizio

Spesso si è portati a vedere le emozioni spiacevoli come qualcosa di sbagliato, da non provare o segno di debolezza. Ricorda che tutte le persone provano emozioni dolorose e non sei l’unica persona a sentirti così.

L’inaccettabilità e la valutazione negativa di emozioni spiacevoli si associa ad un maggior utilizzo del rimuginio e della strategia della soppressione ed evitamento emozionale. Inoltre, giudizi possono generare ulteriori emozioni, rendendo quindi l’esperienza emozionale sempre più negativa e difficile da tollerare.

È fondamentale, invece, normalizzare le emozioni, assumendo un atteggiamento non giudicante. Le emozioni non sono qualcosa di “anormale”, strano, negativo, ma sono parte integrante e fondamentale della nostra vita, che guidano il nostro modo di agire, pensare, scegliere. Normalizzare un’emozione che si sta provando in un dato momento, aiuta ad accoglierla, a promuovere l’accettazione e validare quell’esperienza emozionale.

Guardare eventi difficili da una prospettiva diversa

A volte emozioni intense e spiacevoli sono il risultato di una valutazione degli eventi come catastrofici, orribili e travolgenti. Pur riconoscendo che alcune situazioni siano oggettivamente difficili, può essere utile guardarle da una prospettiva diversa, contestualizzandole adeguatamente, al fine da renderle meno terribili e più gestibili. È essenziale riconoscere tali pensieri catastrofici, valutarli in termini di costi e benefici, provando a dare altre letture a ciò che ci sta accadendo, non focalizzandoci solamente su un’unica valutazione dei momenti difficili come terribili o catastrofici. Ciò non significa minimizzare l’evento, ma attuare una modalità di problem solving e ampliamento di letture della realtà, al fine di una regolazione emotiva efficace.

Trasformare le emozioni in azione

Le emozioni possono rappresentare degli obiettivi verso cui tendere, anziché delle trappole da evitare.

La nostra esperienza non deve essere per forza occupata da un’unica emozione; nonostante siamo arrabbiati possiamo anche decidere di concentrarci su attività gratificanti, oppure se siamo frustrati possiamo cercare soluzioni creative, trasformando la frustrazione in creatività.

Una volta compreso il significato delle nostre emozioni, possiamo usarle come motore per il cambiamento. Provare a capire che esiste un’alternativa o vedere che esiste un modo per provare altre emozioni che ci possono guidare verso azioni più efficaci, ciò fa sì che le emozioni possano diventare delle nostre alleate nel nostro percorso di crescita.

Coltivare la resilienza emotiva

La capacità di utilizzare le emozioni come alleate è connessa alla resilienza emotiva, ovvero la capacità di adattarsi alle avversità. Resilienza emotiva non significa evitare o negare le emozioni spiacevoli, ma integrarle in un processo di crescita continua.

Alcuni aspetti importanti per promuovere la resilienza:

  • Riconoscere ed accettare: identificare e comprendere le emozioni, prendere atto, al posto di rimuovere esperienze dolorose è il primo passo verso un percorso di ricostruzione.
  • Coltivare una visione positiva di sé stessi: ricordare che in passato si sono affrontati con successo alcuni eventi, attingendone nei momenti di difficoltà; porre l’accento sulle proprie risorse e considerarle per affrontare sfide future.  
  • Praticare la gratitudine: la gratitudine è uno stato interiore che consiste nel non dare nulla per scontato con un senso di riconoscenza verso se stessi, per ciò che siamo e abbiamo. Essere grati aumenta la gamma di emozioni positive e la consapevolezza in noi stessi, aumentando il valore personale, motivandoci così ad agire a fronte delle avversità.
  • Condividere ed avere una rete sociale di supporto: imparare a condividere stati emotivi con altri per noi significativi, accettando un supporto nei momenti di difficoltà; costruire, quindi dei legami affettivi positivi, all’interno dei quali ci sentiamo accolti e liberi di esprimere ciò che sentiamo anche nei momenti più “bui” e difficili.
  • Coltivare la curiosità: la curiosità permette di guardare gli eventi in modo diverso, da un altro punto di vista, vivendo le difficoltà come delle opportunità. La curiosità ha un ruolo importante sul nostro benessere e ha un impatto positivo sulle nostre emozioni e azioni, rendendoci in grado di apprendere, affrontare e scoprire nuovi aspetti di una situazione.

Conclusione

Le emozioni, sebbene talvolta difficili da gestire, sono parte integrante della nostra esperienza umana. Imparare a vederle come alleate piuttosto che nemiche ci permette di trasformare i momenti difficili in opportunità di crescita e benessere personale.

Ilaria Campostori Psicoterapeuta Saronno

Articolo scritto dalla Dott.ssa Ilaria Campostori Psicologa e Psicoterapeuta a Legnano.

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