La depressione post partum (DPP) è una condizione psicologica che colpisce molte donne dopo il parto, portando con sé una serie di sintomi che vanno da una tristezza persistente a sentimenti di ansia e incapacità di affrontare la nuova realtà materna.

Questo disturbo non solo influenza la salute mentale della madre, ma può avere anche effetti sul legame madre-figlio e sulla dinamica familiare. In questo articolo, esploreremo le cause, i sintomi, i trattamenti e l’importanza del supporto emotivo e psicologico per affrontare la DPP.

Cos’è la Depressione Post Partum?

La depressione post partum è una forma di depressione che si manifesta generalmente nelle settimane o nei mesi successivi al parto. Non va confusa con il cosiddetto “baby blues”, un fenomeno temporaneo che molte madri sperimentano nei primi giorni dopo la nascita del bambino, caratterizzato da cambiamenti emotivi leggeri, tristezza e irritabilità. La DPP, invece, è un disturbo più grave e duraturo che richiede attenzione e trattamento.

Cause della Depressione Post Partum

Le cause della depressione post partum non sono del tutto comprese, ma si ritiene che una combinazione di fattori fisici, emotivi e sociali possa contribuire allo sviluppo del disturbo:

  1. Fattori ormonali: durante la gravidanza, i livelli di ormoni come estrogeni e progesterone aumentano significativamente. Dopo il parto, questi ormoni calano bruscamente, un cambiamento che può influenzare l’umore della madre. Anche l’alterazione dei livelli di altre sostanze chimiche nel cervello, come la serotonina, può giocare un ruolo importante.
  2. Fattori psicologici: il cambiamento radicale che accompagna la maternità, le preoccupazioni per il benessere del neonato, la fatica e l’isolamento sociale possono scatenare o esacerbare la depressione. Le donne con una storia di disturbi dell’umore o con un elevato livello di stress sono particolarmente vulnerabili.
  3. Fattori sociali e ambientali: la mancanza di supporto sociale, problemi di relazione con il partner, difficoltà economiche o una rete familiare insufficiente possono aumentare il rischio di sviluppare la DPP.
  4. Trauma e difficoltà durante il parto: esperienze negative durante la gravidanza o il parto, come complicazioni mediche, parto cesareo non programmato o traumi psicologici, possono incidere negativamente sulla salute mentale.

Sintomi della Depressione Post Partum

I sintomi della DPP variano da donna a donna, ma alcuni dei più comuni includono:

  • Tristezza persistente: una sensazione di vuoto e tristezza che non sembra migliorare nel tempo.
  • Ansia e preoccupazione eccessiva: paura di non essere una buona madre o di non riuscire a gestire le esigenze del bambino.
  • Affaticamento e mancanza di energia: un senso di stanchezza che va oltre la normale fatica derivante dalla cura di un neonato.
  • Disturbi del sonno: nonostante la stanchezza, la madre può avere difficoltà a dormire o può svegliarsi frequentemente durante la notte.
  • Perdita di interesse per le attività quotidiane: compiti che una volta erano piacevoli, come mangiare, uscire o fare esercizio, possono non sembrare più importanti.
  • Pensieri negativi e sensi di colpa: sentimenti di inadeguatezza, inutilità o frustrazione riguardo al ruolo di madre.
  • Difficoltà a legarsi al neonato: la madre potrebbe provare un distacco emotivo dal bambino, nonostante l’amore e il desiderio di essere una madre premurosa.

In alcuni casi, la depressione post partum può evolvere in una forma più grave, nota come psicosi post partum, che include allucinazioni, deliri e pensieri suicidari. Questa condizione richiede un intervento immediato.

Depressione Post Parto Sintomi e Trattamenti

Diagnosi e Trattamento

La diagnosi di depressione post partum viene fatta principalmente attraverso una valutazione psicologica da parte di un medico o uno psicoterapeuta. È fondamentale che la madre segnali i sintomi a un professionista, in modo che possa essere indirizzata verso il trattamento più adatto.

Il trattamento della DPP può includere:

  • Terapia psicologica: la terapia aiuta la madre a riconoscere e modificare i pensieri e i comportamenti negativi che contribuiscono al disturbo.
  • Farmaci antidepressivi: in alcuni casi, se la depressione è grave o persistente, il medico può prescrivere antidepressivi. È importante che i farmaci siano scelti con attenzione, in particolare se la madre sta allattando al seno, poiché alcuni farmaci possono passare nel latte materno.
  • Supporto sociale: il supporto della famiglia, degli amici e di gruppi di sostegno può fare una grande differenza. Le madri che si sentono isolate o che non hanno una rete di supporto sono più vulnerabili alla depressione post partum.
  • Tecniche di rilassamento: pratiche come la meditazione, lo yoga o semplici esercizi di respirazione possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare l’umore.

Prevenzione

  • Sebbene non esista una formula sicura per prevenire la depressione post partum, alcune strategie possono ridurre il rischio:
  • Preparazione emotiva alla maternità: acquisire consapevolezza dei cambiamenti emotivi e fisici che si verificano durante la gravidanza e dopo il parto può aiutare a gestire meglio le difficoltà.
  • Cercare supporto: è importante costruire una rete di sostegno prima e dopo il parto, che includa il partner, la famiglia, gli amici e professionisti sanitari.
  • Affrontare lo stress in modo sano: imparare tecniche di gestione dello stress e prendersi del tempo per sé può fare una grande differenza nel benessere mentale della madre.

Conclusioni

La depressione post partum è un disturbo serio, ma trattabile. Non c’è da vergognarsi nel chiedere aiuto: riconoscere i sintomi e intervenire tempestivamente può fare la differenza nel recupero della madre e nel benessere della famiglia.

È fondamentale che la società e il sistema sanitario sostengano le donne durante questo periodo delicato, offrendo informazioni, risorse e sostegno psicologico.

Con il giusto trattamento e supporto, la maggior parte delle madri affette da depressione post partum può riprendersi e godere di una relazione sana e affettuosa con il proprio bambino.

Laura Lamponi Psicologa Monza

Articolo scritto dalla Dott.ssa Laura Lamponi Psicologa e Psicoterapeuta a Monza

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