L’imagery, allenamento mentale, è una tecnica che consente agli atleti di migliorare le proprie prestazioni attraverso la visualizzazione mentale dei movimenti. Sfruttando le immagini mentali, gli sportivi possono perfezionare gesti e strategie senza sforzo fisico, ottimizzando l’esecuzione e gestendo le emozioni legate alla competizione.
“L’immaginazione è più importante della conoscenza” Einstein 1929
Avete mai sentito parlare di imagery?
Il termine imagery fa riferimento all’utilizzo di immagini mentali, tecnica molto importante ed efficace anche in ambito sportivo; infatti, la motor imagery consiste in qualsiasi tipo di allenamento praticato senza l’attivazione di alcun muscolo, ovvero in cui il soggetto si rappresenta mentalmente un’azione o una sequenza di azioni motorie, che devono essere apprese o ottimizzate, insieme alle percezioni sensoriali e propriocettive associate alla sua esecuzione. Questa tecnica consente di sviluppare un vero e proprio allenamento ideomotorio, che influenza positivamente l’esecuzione reale, permettendo di raggiungere gradualmente standard ottimali.
Un movimento può essere immaginato da una prospettiva interna, dove la persona immagina sé stessa direttamente coinvolta nel compito, focalizzandosi sulle sue personali percezioni e sensazioni; e una esterna, in cui l’atleta immagina l’azione come se lui stesse guardando qualcun altro compierlo, come in un film. Lo sport spesso utilizza l’imagery esterna per l’apprendimento motorio, tuttavia, quella interna risulta essere più vantaggiosa in compiti complessi che coinvolgono diverse parti del corpo.
Allenamento mentale
Ma come facciamo a potenziare e migliorare delle azioni motorie solo immaginandole?
Nel 1995 Pascual-Leone e collaboratori rilevarono che gli effetti sulla corteccia sensomotoria dopo un training di motor imagery sono simili a quelli ottenuti con l’esercizio fisico. L’immaginazione motoria e l’esecuzione fisica condividono infatti diverse caratteristiche, come ad esempio il tempo speso a visualizzare il movimento, che influenza il timing della performance; entrambe sono inoltre regolate da cambiamenti fisici, leggi di movimento e da comuni strati neuronali.
Efficacia nello sport con l’allenamento mentale
In letteratura la motor imagery è stata abitualmente applicata a sport individuali ma recentemente alcune ricerche hanno provato la sua efficacia anche negli sport di squadra, migliorando l’esecuzione di azioni specifiche e di strategie tattiche.
Questa tecnica, quindi, risulta essere molto efficace per ottimizzare l’esecuzione di azioni motorie specifiche, correggere ed individuare eventuali errori o incertezze e gestire l’aspetto emotivo legato a quel compito.
In associazione, vengono spesso utilizzate in ambito sportivo pratiche di rilassamento come il training autogeno e biofeedback, volti a ottenere uno stato di concentrazione ottimale per eseguire la visualizzazione mentale e giungere alla cosiddetta Flow experience di cui parleremo in seguito.
Articolo scritto dalla dott.ssa Erika Giambarresi Psicologa a Saronno
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Bibliografia
- Pascual-Leone, A., Nguyet, D., Cohen, L.G., Brasil-Neto, J.P., Cammarota, A., & Hallett, M. Modulation of muscle responses evoked by transcranial magnetic stimulation during the acquisition of new fine motor skills. J. Neurophysiol, 74, 1037–45)
- Holmes, P.S., & Collins, DJ., 2001., The pettlep approach to motor imagery: a functional equivalence model for sport psychologists. J. Appl. Sport Psychol., 13, 6083