La Dispareunia è una disfunzione sessuale. Rientra nei Disturbi da dolore sessuale e, in particolare, è definita come un ricorrente e persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale con conseguente disagio e difficoltà interpersonali.
Cos’è il dolore?
Il dolore è un fenomeno complesso, non si limita a quello fisico ma assume un valore importante in base al significato che diamo a quello stimolo doloroso. Questo viene elaborato a diversi livelli nel sistema nervoso – la percezione dello stimolo come dolore avviene a livello della corteccia cerebrale.
Melzac (1999) lo definiva come un’esperienza personale e soggettiva influenzata dall’educazione, dalle circostanze, dall’attenzione. E’ una funzione di tutto l’individuo compresi i suoi pensieri e timori del momento e le sue speranze per il futuro.
Infatti sono state definite tre componenti del dolore:
- sensorio- discriminativa: cioè meccanismi neurofisiologici che permettono la decodifica dello stimolo nocicettivo (qualità, durata, intensità);
- affettiva – emozionale: rientra all’interno dell’esperienza dolorosa ed è responsabile del valore che gli diamo;
- cognitiva: i processi mentali che influenzano la percezione e il comportamento messo in atto quando si esperisce il dolore.
Come si diagnostica la dispareunia?
Tale disfunzione sessuale è presente sia negli uomini che nelle donne, in quest’ ultime ha una prevalenza maggiore: 12-15% nelle donne in età fertile ed aumenta al 44% nel post-menopausa.
E’ inoltre importante definire se il disturbo è:
- primario o secondario: in base al fatto che sia comparso fin dalla prima attività sessuale o se, al contrario, è emerso a seguito di un normale funzionamento sessuale;
- generalizzato o situazionale: in base alla frequenza con cui si presenta – si presenta sempre e con tutti i partner oppure solo in alcune situazioni.
E’ fondamentale fare una diagnosi corretta e non confonderla con il vaginismo, altro disturbo del dolore sessuale.
Nonostante inizialmente era impossibile differenziare i due disturbi, grazie a una corretta anamnesi sessuale dei sintomi riportati e una buona valutazione clinica è possibile comprendere di cosa si tratta.
La diagnosi viene effettuata dal ginecologo che definisce, grazie a diversi test pratici, che tipo di disfunzione del dolore è.
Quale è il trattamento necessario?
Una diagnosi corretta risulta essenziale per definire un trattamento adeguato e tempestivo.
Il trattamento della dispareunia richiede necessariamente un intervento farmacologico o chirurgico e l’intervento psicosessuale può essere un valido strumento di supporto o integrativo. Al contrario, nel trattamento del vaginismo risulta di primaria importanza un trattamento psicossessuale, eventualmente supportato da una terapia farmacologica.
Conseguenze a lungo termine per disfunzioni non trattate
Le disfunzioni sessuali possono ridurre il benessere sessuale, incidendo sulla qualità di vita. Se non trattate possono portare ad esperire emozioni spiacevoli, a difficoltà interpersonali e diventare motivo di auto svalutazione.
Le relazioni con l’altro possono essere vissute in maniera negative con il rischio di arrivare ad evitarle. I soggetti in una relazione sentimentale possono avere conseguenze negative, tra cui numerosi litigi, una riduzione o assenza dell’intimità, fino alla separazione.
Da questa riflessione si deduce l’importanza di un intervento adeguato e tempestivo.
Bibliografia
Melzac R., La neuromatrice, Lancet, 1999
Articolo Scritto dalla dott.ssa Giada Sere Psicologa e Psicoterapeuta Consulente Sessuale, esercita presso la Sede di Saronno