Nell’arco della vita, è naturale entrare nel processo di invecchiamento, si assiste quindi a un
calo graduale delle funzioni cognitive, soprattutto quando intacca il regolare funzionamento
delle principali funzioni cognitive: la memoria, il linguaggio, la comunicazione, l’attenzione, la percezione visiva e spazio temporale, la programmazione motoria.

Ricordiamo che le funzioni cognitive sono quelle capacità che ci permettono di percepire il
mondo intorno a noi e di relazionarci con gli altri. Il declino o decadimento cognitivo può presentarsi in diverse forme : lieve, moderato o grave.

Tale deficit, tuttavia, non interferisce con le abilità funzionali, consentendo una vita autonoma, sebbene talvolta sia necessario un maggiore sforzo. Circa il 16% degli anziani presenta un MCI senza necessariamente progredire a demenza.

Quali sono le cause del Decadimento Cognitivo?

Il deterioramento cognitivo è complesso e ci sono diversi fattori in concomitanza. La causa principale è l’età avanzata, poiché la difficoltà nel ricordare le cose è solitamente associata al
passare del tempo, si aggiungono anche i fattori genetici e quelli di rischio per malattie
cardiovascolari.

Se lasciati incontrollati, i sintomi nell’anziano, ma non solo, spesso progrediscono dando luogo a condizioni più gravi, come la demenza e la depressione, o anche morbo di Alzheimer.
Fortunatamente, i cambiamenti dello stile di vita e allenamento cognitivo hanno dimostrato di diminuire il tasso di decadimento intellettuale.

Come ce ne accorgiamo?

Il primo segnale, che il nostro corpo manifesta, di solito, è la perdita di memoria, intesa come piccole dimenticanze che, progressivamente, diventano sempre più frequenti e preoccupanti. Inoltre, tempi e modalità sono soggettivi infatti possono variare da soggetto a soggetto.

In parallelo, possono verificarsi:
● difficoltà di concentrazione;
● una maggiore facilità a distrarsi;
● stati confusionali e una sensazione di smarrimento in contesti sociali sconosciuti;
● problemi nel linguaggio, sia scritto che parlato;
● sbalzi d’umore ed eccessi di rabbia.

A chi rivolgersi?

Neurologo, medico geriatra e psicologo hanno il ruolo importante in questo percorso. Il test per il declino cognitivo maggiormente raccomandato è la valutazione neuropsicologica, nella quale si somministra un primo test per il declino cognitivo in grado di discriminare tra invecchiamento normale e declino cognitivo patologico.

Esercizi per il Decadimento Cognitivo

Prevenzione “Mantieni la tua mente attiva”

Noi del Centro InTerapia, possiamo supportarti e creare un programma di potenziamento cognitivo attraverso il Metodo Feuerstein. E’ un metodo che si pone come obiettivo lo sviluppo del potenziale di apprendimento e il potenziamento delle abilità cognitive dell’individuo, sostenendo l’idea che ad ogni età ci si possa modificare.

Attraverso esercizi guidati possiamo creare una “palestra cognitiva” personalizzata e aiutare a
riprendere e potenziare alcune carenze che si stanno manifestando.
Nello specifico svolge il ruolo di filtrare e selezionare gli stimoli, stimola connessioni temporali, causali, finali, comparazioni, abitua alla verifica delle ipotesi e sostiene lo sviluppo del percorso di risoluzione dei problemi (Vanini, 1999).

Chiara Galbiati Pedagogista Monza

Articolo scritto dalla dott.ssa Chiara Galbiati Pedagogista a Monza.

Se stai cercando supporto psicologico o desideri migliorare il tuo benessere mentale, contattaci per fissare un colloquio con uno dei nostri esperti. La tua salute mentale è importante: prenditi cura di te stesso oggi.

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