Quando un bambino riceve una diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento, come dislessia, disortografia, disgrafia o discalculia, può essere difficile per i genitori spiegare cosa significhi. La diagnosi di DSA può sollevare domande, incertezze e preoccupazioni, sia per i genitori che per il bambino. Comunicare in modo efficace questa diagnosi al proprio figlio è una fase delicata, che richiede attenzione, empatia e strategie per favorire una comprensione serena e positiva ed è un momento fondamentale per aiutare il bambino a capire meglio sé stesso, le sue difficoltà e come affrontarle.
-
Come affrontare la diagnosi di DSA
- Preparazione dei genitori: comprendere i DSA
- Scelta del momento giusto
- Adattare il linguaggio all’età del bambino
- Concentrarsi sui punti di forza
- Fornire esempi positivi
- Normalizzare la diversità nell’apprendimento
- Essere aperto all’ascolto e gestire le emozioni
- Mantenere un dialogo continuo
- Rassicurare sul futuro
- Offrire soluzioni e piani di supporto
- Accettare le proprie emozioni di genitore
- Educare l’ambiente circostante
- Conclusione su come comunicare al proprio figlio la diagnosi di DSA
Come affrontare la diagnosi di DSA
Ecco alcune indicazioni su come affrontare questo momento, trasformandolo in un’opportunità di crescita e supporto.
Preparazione dei genitori: comprendere i DSA
Prima di parlare con il bambino, è importante che i genitori abbiano una comprensione chiara di cosa sia un Disturbo Specifico dell’Apprendimento. Questo include sapere cosa significa esattamente, quali sono le caratteristiche del disturbo (ad esempio dislessia, disortografia, discalculia, disgrafia) e come influisce sull’apprendimento. Essere ben informati consente di rispondere con sicurezza alle domande del bambino e di rassicurarlo in modo autentico. Potrebbe essere utile confrontarsi con il professionista che ha fatto la diagnosi per capire meglio il percorso che si prospetta.
Scelta del momento giusto
Il tempismo è fondamentale. Scegliete un momento in cui il bambino è tranquillo e ricettivo, evitando situazioni di stress o fretta. È essenziale che ci sia tempo sufficiente per discutere e affrontare eventuali domande o reazioni emotive. Creare un ambiente sereno e protetto permette al bambino di sentirsi ascoltato e supportato.
Adattare il linguaggio all’età del bambino
Il modo in cui si comunica la diagnosi dipende molto dall’età e dalla maturità del bambino, dunque il primo passo è scegliere un linguaggio adatto all’età dello stesso. Per i più piccoli, è consigliabile usare un linguaggio semplice e chiaro aggiungendo metafore che possono aiutare a capire. Ad esempio, si può spiegare che il loro cervello funziona un po’ diversamente dagli altri e che imparano in modo unico, come se avessero una “speciale chiave” per aprire la porta dell’apprendimento. Per i bambini più grandi, invece, si può entrare più nel dettaglio del disturbo e dei suoi effetti, mantenendo comunque un tono rassicurante e non drammatico. Si può dire loro che il DSA non è una malattia ma un modo di funzionare e apprendere e che riguarda specifiche difficoltà nell’apprendimento scolastico, ma non riguarda l’intelligenza o altre abilità. Si può anche usare la terminologia tecnica, come “dislessia”, spiegando però che si tratta solo di un nome dato a un tipo di difficoltà che molte persone affrontano.
Concentrarsi sui punti di forza
Uno degli aspetti più importanti è aiutare il bambino a capire che avere un DSA non significa essere “meno capace”. È essenziale sottolineare che il DSA riguarda specifiche aree dell’apprendimento, ma che non cambia il loro valore come persone né influisce su altre abilità. Puoi dire: “Anche se hai delle difficoltà a leggere o a fare i conti, sei molto bravo in altre cose, come [disegnare, cantare, giocare a calcio, costruire con i Lego]. E con l’aiuto giusto, potrai migliorare anche nelle materie scolastiche che ti sembrano più difficili adesso.” Questa strategia aiuta il bambino a non sentirsi definito solo dalle sue difficoltà e lo incoraggia a concentrarsi anche sui propri punti di forza.
Fornire esempi positivi
Raccontare storie di persone di successo che hanno vissuto con un DSA può essere estremamente rassicurante per il bambino. Molte figure famose, come lo scienziato Albert Einstein, l’imprenditore Richard Branson e l’attore Tom Cruise, hanno avuto difficoltà di apprendimento ma sono riuscite a eccellere nei loro campi. Questi esempi dimostrano che, pur avendo un DSA, è possibile realizzare grandi cose. Dire qualcosa come: “Sai, anche Einstein aveva difficoltà a scuola, ma ha trovato il suo modo speciale di imparare e ha fatto scoperte incredibili!” può aiutare il bambino a vedere il DSA in modo più positivo e come una sfida che può essere superata.
Normalizzare la diversità nell’apprendimento
Un aspetto cruciale è aiutare il bambino a comprendere che ogni persona apprende in modo diverso e che avere un DSA non significa essere “sbagliati”. Puoi dire qualcosa come: “Ognuno ha il proprio modo di imparare. Alcune persone sono più veloci a leggere, altre sono più brave a fare i conti, e tu hai il tuo modo speciale. Questo non ti rende meno intelligente, ma significa solo che dobbiamo trovare insieme il modo migliore per aiutarti a imparare.” Può essere utile fare esempi concreti, come spiegare che alcuni bambini hanno bisogno di occhiali per vedere meglio, mentre altri hanno bisogno di un aiuto speciale per leggere o scrivere. Questo rende il concetto più facile da capire e meno spaventoso.
Essere aperto all’ascolto e gestire le emozioni
Dopo aver comunicato la diagnosi, lasciate spazio alle emozioni del bambino. Potrebbe essere sollevato nel capire meglio le sue difficoltà, oppure preoccupato, confuso o imbarazzato. È importante riconoscere e validare queste emozioni. Puoi dire: “Capisco che può essere difficile accettare di avere queste difficoltà, ma voglio che tu sappia che non sei solo. Io e la tua scuola siamo qui per aiutarti.” Qualunque sia la reazione, è fondamentale che il genitore rimanga aperto e disponibile all’ascolto, senza minimizzare i sentimenti del figlio. Rispondere alle sue domande con pazienza e comprensione aiuta a creare un clima di fiducia. Offrire comprensione e sostegno emotivo aiuta il bambino a sentirsi accettato e amato, indipendentemente dalle sue difficoltà.
Mantenere un dialogo continuo
La comunicazione non si esaurisce con una singola conversazione. È importante che il bambino sappia che potrà sempre parlare dei suoi sentimenti e delle sue preoccupazioni. Man mano che cresce, potrebbe sviluppare nuove domande o avere bisogno di chiarimenti ulteriori. Continuare a incoraggiare un dialogo aperto aiuta a mantenere un rapporto di fiducia e sostegno. Potresti dire: “Se hai delle domande o ti senti confuso su qualcosa, puoi sempre venire da me. Parleremo insieme di quello che ti preoccupa e troveremo delle risposte” oppure “Se ti senti triste o confuso per qualcosa, possiamo parlarne insieme. A volte ci si può sentire frustrati, ma io sarò qui per aiutarti in tutto quello di cui hai bisogno.”
Rassicurare sul futuro
Un’altra preoccupazione che può sorgere è il timore per il futuro. Il bambino potrebbe chiedersi se il DSA lo limiterà nelle sue possibilità. È importante rassicurarlo che, con il giusto supporto e impegno, potrà avere successo sia a scuola che nella vita. Spiega che imparerà nuove strategie per affrontare le difficoltà e che queste strategie lo renderanno più forte e indipendente. Puoi dire: “Avere un DSA non significa che non potrai fare tutto ciò che desideri. Vuol dire solo che avrai un modo tutto tuo di raggiungere i tuoi obiettivi, e ci sono tante persone pronte ad aiutarti a trovare il percorso migliore.”
Offrire soluzioni e piani di supporto
Un bambino che sa di avere un DSA può sentirsi sollevato nel sapere che c’è un piano per aiutarlo. Spiegate che ci sono strumenti e risorse che lo accompagneranno nel percorso scolastico, come software specifici o modalità di studio personalizzate. È importante che il bambino percepisca che non dovrà affrontare tutto da solo, ma che avrà una rete di supporto per superare le difficoltà. Puoi dire: “A scuola avrai degli aiuti personalizzarti per imparare nel modo che funziona meglio per te. Ci sono strumenti che ti renderanno meno faticosi i compiti di lettura e scrittura.” Usa anche esempi concreti, come programmi per leggere il testo ad alta voce o strumenti per scrivere in modo più facile. Sapere che ci sono soluzioni pratiche li aiuterà a sentirsi meno sopraffatti.
Accettare le proprie emozioni di genitore
Per i genitori, accettare la diagnosi di DSA può essere emotivamente complesso. Potrebbero provare sensi di colpa, preoccupazione o frustrazione. Tuttavia, è importante lavorare su queste emozioni, magari confrontandosi con specialisti o altri genitori, per poter trasmettere serenità al proprio figlio. La propria calma e positività saranno fondamentali per il benessere del bambino.
Educare l’ambiente circostante
Infine, è utile coinvolgere anche altre figure significative nella vita del bambino, come insegnanti, nonni o amici stretti, affinché comprendano meglio la situazione e possano offrire il giusto supporto. Una rete di sostegno empatica e ben informata può fare la differenza nel percorso di crescita e apprendimento del bambino con DSA.
Conclusione su come comunicare al proprio figlio la diagnosi di DSA
Comunicare al proprio figlio una diagnosi di DSA è un passaggio che richiede delicatezza, ma può diventare un’opportunità per rafforzare il legame familiare e per dare al bambino gli strumenti necessari per affrontare le sue sfide. Con un approccio empatico, un linguaggio positivo e l’offerta di soluzioni concrete, i genitori possono aiutare il proprio figlio a vedere il DSA non come un ostacolo insormontabile, ma come una caratteristica unica che, con il giusto supporto, può essere gestita con successo.
Articolo scritto dalla dott.ssa Arianna Castelnovo del Centro InTerapia di Monza
Se stai cercando supporto psicologico o desideri migliorare il tuo benessere mentale, contattaci per fissare un colloquio con uno dei nostri esperti. La tua salute mentale è importante: prenditi cura di te stesso oggi.