Nel contesto della mobilità e dell’autonomia personale, ottenere la patente di guida rappresenta un traguardo significativo per molte persone: sancisce l’indipendenza, amplifica la libertà di spostamento e ha un valore fortemente emancipatorio. Tuttavia, per coloro che vivono con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), questo percorso può presentare numerosi ostacoli. I DSA, come la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia, influenzano le capacità di lettura, scrittura e calcolo, ma non compromettono le competenze necessarie per guidare in sicurezza.
Il processo per ottenere la patente di guida in Italia prevede una serie di esami teorici e pratici. L’esame teorico include la comprensione del codice della strada e la risoluzione di quiz, mentre l’esame pratico riguarda la capacità di manovrare un veicolo in condizioni reali.
Una persona con DSA, ad esempio con dislessia, ovvero quel disturbo specifico della lettura che genera difficoltà nella decodifica del testo, può trovare impegnativa la lettura e la comprensione delle domande a risposta multipla presenti nel quiz teorico. Esso infatti richiede non solo conoscenza della materia, ma anche rapidità di lettura e capacità di comprensione del testo, tutte abilità che per un ragazzo dislessico sono in realtà aree di debolezza. Dunque gli ostacoli sono in gran parte determinati dalla modalità con cui il quiz per la patente è stato impostato e strutturato, ovvero senza tenere conto di chi ha difficoltà nella lettura.
L’esame della patente per chi ha un DSA
Le misure compensative previste attualmente dalla normativa in vigore sono:
- Ascolto delle domande attraverso file audio. Dal 2007 è stata eliminata la possibilità per le persone con DSA di svolgere il quiz per la patente in forma orale ma è stato consentito l’utilizzo di file audio con la sintesi vocale per ascoltare le domande dei quiz.
- Tempo extra del 30%. Dal 2021, grazie ai Decreti del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili nn. 243 e 258 e alla relativa circolare ministeriale, sono inoltre stati aggiunti ulteriori 10 minuti per lo svolgimento del quiz, consentendo quindi ai ragazzi con DSA di affrontare l’esame per la patente di guida B in 40 minuti anziché in 30.
Procedure e Documentazione
Per poter svolgere l’esame della patente con l’utilizzo dei file audio di sintesi vocale e sfruttando i 10 minuti in più, la procedura richiede che venga presentata la certificazione che attesta la presenza di un DSA o la sua rivalutazione, rilasciato da strutture pubbliche o da centri privati riconosciuti dalla regione come il Centro InTerapia, che è riconosciuto e autorizzato dalla Regione Lombardia per il rilascio di certificazioni DSA.
Quindi il candidato con DSA:
- se iscritto a un’autoscuola, può consegnare copia della certificazione di DSA già in fase di iscrizione, in modo che sia esibita durante la visita medica;
- se privatista, deve consegnare copia della certificazione di DSA al medico accertatore della motorizzazione civile.
DSA e istruttori di scuola guida
Con il decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti dell’1 febbraio 2024, n. 34 “Regolamento recante la disciplina dei corsi di formazione e procedure per l’abilitazione di insegnanti e di istruttori di autoscuola” è stato introdotto l’obbligo formativo sui disturbi specifici dell’apprendimento per gli insegnanti e per gli istruttori di scuola guida. Tale decreto prevede che nel corso di formazione iniziale (160 ore per insegnanti e 90 per istruttori), vengano riservate 5 ore a “metodiche di insegnamento per allievi con disturbi specifici dell’apprendimento”, mentre nell’ambito dei corsi di formazione periodica (8 ore ogni due anni), la formazione può concentrarsi, fra i vari argomenti, sui nuovi sviluppi dei metodi di insegnamento e di apprendimento, con particolare attenzione alla formazione degli allievi con DSA.
DSA e Patente di Guida: come prepararsi
Per prepararsi all’esame di teoria della patente esiste un’app molto diffusa che si chiama “Quiz Patente Ufficiale Guida e Vai”. Nel 2022 nell’applicazione è stato introdotto un nuovo font chiamato EasyReading, ovvero un font ad alta leggibilità, composto da caratteri serif (con “grazie”, ovvero dei piccoli segni di abbellimento che presentano le lettere in alcuni font) e sans-serif (senza “grazie”). I caratteri all’interno del font sono più riconoscibili, perché hanno eliminato le simmetrie dei caratteri, inoltre risultano più spaziati, perché le parti ascendenti e discendenti dei caratteri sono più lunghe del solito e di conseguenza le righe del testo risultano automaticamente meglio separate.
Il design del font EasyReading previene lo scambio percettivo tra le lettere simili per forma, principalmente la ‘d’, la ‘p’, la ‘q’ e la ‘b’, ed evita l’affollamento visivo delle lettere nello spazio del foglio o dello schermo, cioè quell’effetto per cui la visione della singola lettera e della singola parola è disturbata dall’affollamento delle lettere e delle parole che la circondano. Questo agevola i lettori con dislessia, ma in realtà agevola tutti rendendo meno faticosa la lettura. L’introduzione del font Easy reading nell’app ufficiale per i quiz della patente è un passo importante verso l’inclusione.
Conclusione
L’accesso equo alle prove per ottenere la patente di guida è un diritto fondamentale per tutti, incluse le persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento. È essenziale che le istituzioni e le scuole guida riconoscano e supportino le esigenze specifiche di queste persone, per garantire che il processo di ottenimento della patente sia giusto e accessibile a tutti. Infine è importante che i candidati con DSA siano ben informati sui loro diritti e procedano con le richieste di adattamenti in modo tempestivo e documentato.
Articolo scritto dalla dott.ssa Arianna Castelnovo del Centro InTerapia di Monza
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