La scuola svolge un ruolo di fondamentale importanza nella crescita dei bambini e dei ragazzi e si configura come un soggetto sociale di grande sostegno alla famiglia per supportarla nell’educazione degli stessi.
La sua mission non può e non deve chiudersi nell’insegnamento di contenuti teorici, ma contempla la preparazione del singolo e del gruppo alla vita, formando menti, cuori ed empatia (Disanto, 2023).
Già Goleman nel suo libro sull’intelligenza emotiva riportava la necessità di introdurre nelle scuole dei programmi di alfabetizzazione emotiva, a partire da un caso pioneristico in una scuola di San Francisco, in cui insegnanti e ragazzi si confrontavano sulle tematiche concrete della vita, con i vissuti emotivi e comportamentali conseguenti.
Emozioni e vita sociale come materie
L’introduzione dell’alfabetizzazione emotiva nelle scuole fa delleemozioni e della vita sociale vere e proprie materie di insegnamento, cosicché questi aspetti tanto rilevanti della vita quotidiana dell’alunno non vengano più considerati come intrusioni non pertinenti né come occasionale materia disciplinare, ma come vero e proprio materiale significativo da trattare per rendere l’alunno pronto ad affrontare in modo emotivamente intelligente la vita quotidiana (Goleman, 1995).
Come fare per insegnare a scuola le emozioni
Cosa si può fare concretamente nelle scuole per favorire il contatto con le emozioni e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva?
Il cubo di Goleman
Il cubo di Goleman è uno strumento che può essere utilizzato con i più piccoli per imparare le emozioni primarie. In ogni faccia del cubo può essere disegnata o incollata una fotografia che rappresenta una determinata emozione.
Il cubo viene lanciato a turno da ogni bambino in presenza dell’insegnante o dell’educatrice ed è a lui richiesto di descrivere l’emozione rappresentata e di riportare un esempio di quando si è sentito in quel modo, mentre gli altri bambini ascoltano e condividono successivamente la propria esperienza.
Il diario delle emozioni
Una rivisitazione del cubo di Goleman per i ragazzi più grandi consiste in un diario delle emozioni in cui a ciascuno studente è richiesto di annotare giornalmente il proprio stato emotivo e, se lo desidera, di condividerlo con la classe.
Scatola dei pensieri
Predisporre due scatole in classe, una destinata a raccogliere pensieri ed emozioni positive e l’altra predisposta per i pensieri e le emozioni negative. Liberamente ed in forma anonima, gli alunni possono trascrivere su dei bigliettini come si sentono ed in relazione a cosa, siano essi fattori personali o inerenti alla vita di classe e poi in un momento di condivisione si riflette tutti insieme e ci si confronta sulle emozioni altrui. Questo permette di stimolare un pensiero emotivamente intelligente su come affrontare tale situazione e su come gestire l’emozione sperimentata.
Cooperative learning
Strutturare le lezioni favorendo il lavoro di gruppo per la ricerca e l’apprendimento dei contenuti, aiuta a stare in relazione con l’altro e di conseguenza consente ai bambini e ai ragazzi di imparare le buone maniere dello stare insieme, del condividere e della comunicazione rispettosa, oltre che favorire, nel caso in cui si verificasse, la sperimentazione e risoluzione positiva di eventuali conflitti nati.
Questa modalità di studio ed apprendimento è bene che venga poi favorita e riproposta anche nel lavoro esterno al contesto scolastico, nella preparazione di compiti, ricerche di gruppo o verifiche.
Conclusione sull’insegnare a scuola le emozioni
Queste attività sono degli esempi che possono essere introdotti in classe e adattati per l’ordine di scuola di riferimento con l’obiettivo di mettersi in ascolto delle proprie emozioni, di comunicarle e comprendere quelle degli altri.
Questo processo favorirebbe un innalzamento della qualità di vita scolastica, tanto per gli alunni quanto per gli insegnanti, la creazione di un gruppo classe più significativo e la promozione del benessere condiviso, tutti aspetti che si configurano come fattori protettivi rispetto al rischio di dispersione scolastica, oltre che di malessere e problematiche individuali.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Chiara Mariani Psicologa a Legnano.
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Bibliografia
- Di Santo, G. (2023). Educazione emotiva a scuola, perché è importante introdurla. Attività pratiche. Focus – Scuola.
- Goleman D., Intelligenza emotiva, Rizzoli, 1996
- Goleman D. Lavorare con intelligenza emotiva, Rizzoli 1998
- Mariani U., Schiralli R. Costruire il benessere personale in classe, Erickson, 2003.