In psicologia con il termine “famiglia” si intende il primo ambiente in cui il singolo individuo è inserito, ambiente che permane nella maggior parte dei casi per tutta la vita.

Il rapporto con i familiari contribuisce a fornire molti degli strumenti fondamentali per l’inserimento nella comunità.

Il progetto educativo della famiglia richiede un’armonia nei rapporti tra i vari membri della famiglia e una crescita equilibrata della loro personalità.

La famiglia è una vera e propria istituzione che si assume compiti educativi riguardanti la trasmissione dei valori sociali e l’integrazione dei suoi membri nella società.

La famiglia è intesa come “nucleo affettivo”, il cui compito è quello di dare amore e stabilità ai suoi membri; è un fenomeno universale caratterizzato da diversi elementi; è un’istituzione presente in ogni cultura e in ogni epoca, rappresenta l’elemento base della struttura sociale, è un’agenzia di socializzazione, costituisce il primo e privilegiato luogo di apprendimento dei ruoli sociali.

La famiglia plasma la personalità

Emile Durkheim già nel 1888 affermava: “Non esiste un modo d’essere e di vivere che sia il migliore di tutti: la famiglia oggi non è né più né meno perfetta di quella di una volta: è diversa perché le circostanze sono diverse”.

Sulla base delle esperienze vissute in famiglia ogni individuo plasma la sua personalità perciò è possibile affermare che essa è l’unità base dell’evoluzione e dell’esperienza, del successo e del fallimento.

Donald Winnicott, pediatra e psicoanalista inglese, definì la famiglia come elemento essenziale della nostra civiltà e la forma di assetto che attribuiamo alla nostra famiglia rivela i tratti caratteristici della nostra cultura.

Famiglia: posto dove sentirsi al sicuro

La famiglia può essere definita come il luogo in cui nasciamo: non solo uno spazio fisico dove sentirsi al sicuro, ma anche il luogo degli affetti, delle relazioni profonde, la propria base sicura; è parte integrante della nostra identità e ci caratterizza per tutta la vita.

La famiglia è un sistema le cui parti sono rappresentate da diversi membri che la compongono e che tramite le loro azioni contribuiscono al suo sviluppo come entità dotata di caratteristiche e regole proprie.

L’azione di ogni componente ha influenze sugli altri e sull’intero sistema familiare che così modifica i suoi equilibri e ne esce trasformato. Questo cambiamento trasforma anche il singolo individuo.

Concetti da applicare alla famiglia

Gli studi condotti dell’antropologo Gregory Bateson evidenziarono che i concetti fondamentali della teoria dei sistemi si potessero applicare alla famiglia:

  • non sommatività: il sistema familiare costruisce regole e valori partendo da quelle dei suoi membri, ma cambiano nel momento in cui i componenti della famiglia entrano in relazione tra loro;
  • influenza reciproca: ogni azione è causa ed effetto delle altre. Questo ci permette di assumere una visione circolare e non lineare degli eventi;
  • equifinalità: la condizione di partenza di un sistema non determina il suo stato finale. Due sistemi familiari diversi, infatti, possono partire da due circostanze iniziali simili e progredire in modo molto differente;
  • omeostasi: ogni famiglia tende a mantenere equilibrio, stabilità, continuità e coerenza nel tempo;
  • morfogenesi: la capacità trasformativa dei sistemi nei momenti di crisi, quando passa da una fase evolutiva a un’altra, per esempio la nascita di un figlio o quando quest’ultimo esce di casa.

La famiglia ha subito nel corso del tempo una serie di trasformazioni. Attualmente la si intende come un luogo depositario del benessere di chi ne fa parte.

La famiglia contemporanea deve amalgamare due esigenze dell’essere umano: il bisogno di appartenenza e la libertà individuale.  

Il tempo di qualità in famiglia

Una delle relazioni più importanti all’interno del sistema famiglia è sicuramente quella tra genitori e figli.

Grazie alle numerose ricerche e agli studi fatti, i genitori sono sempre più chiamati a rendersi partecipi e a diventare attivi in quel processo chiamato educazione.

I bambini sono empatici e attenti all’umore e alle esigenze altrui, specialmente se questi sono mamma e papà. Spesso già da piccoli, cercano di far capire come abbiano bisogno di passare del tempo di qualità.

Le mamme e i papà di oggi sono esortati il più possibile a passare del tempo di qualità con i propri figli, sin da quando sono piccoli.

Questo fattore è determinato dall’essere totalmente presenti e partecipi nelle attività che si stanno svolgendo con  il proprio bambino e con quello che il proprio figlio sta raccontando alla  mamma o al papà.

Il tempo di qualità riguarda la condivisione di piccoli gesti quotidiani, meglio passare meno tempo insieme, ma fare in modo che sia di qualità, quella qualità difficile da definire, ma che ogni genitore e ogni figlio sa riconoscere nei momenti in cui si manifesta e che regala sorrisi ed emozioni.

E’ importante sottolineare come ognuno di noi abbia bisogno di attenzioni e di essere riconosciuto dagli altri come persona di valore.

Quando il bambino, e non solo, risente di mancanza di attenzioni può mettere in atto comportamenti difficili da gestire.

Trascorrere del tempo di qualità con i propri figli significa rispondere al loro bisogno di attenzione, di ascolto e di condivisione o semplicemente divertirsi, ricordandosi che qualsiasi cosa si decida di fare insieme non deve mai mancare l’entusiasmo di farlo.

Perchè è importante? Quali sono i benefici?

Trascorrere del tempo di qualità con i figli porta tantissimi vantaggi sia a livello mentale sia a livello fisico.

Stare con la propria famiglia aiuta a sviluppare un forte benessere emotivo, a rafforzare i legami familiari e a ridurre lo stress generato dai ritmi frenetici a cui la vita ci costringe e ci ha abituato.

La famiglia è il nucleo centrale di tutto, è in grado di fornirci amore, supporto e sostegno per ogni cosa.

Trascorrere del tempo di qualità con i figli è così importante perché migliora, ma soprattutto promuove l’adattabilità, la resilienza per affrontare  tutti i problemi della vita e rafforza i legami affettivi.

In questi momenti si può approfondire la comunicazione e l’interazione con i più piccoli al fine di incoraggiare il dialogo e migliorare le relazioni.

Passare tempo in famiglia significa non programmare tutto e lasciare spazio alla spontaneità, condividere la routine in modo diverso.

Se entro i tre anni per lo sviluppo e l’autonomia del bambino conta la quantità e la qualità del tempo che si passa insieme, dopo questa età ed entro i dodici anni, la quantità non ha più importanza.

Benefici dello stare in famiglia

Diverse ricerche hanno dimostrato che i benefici generati dallo stare in famiglia sono:

  • migliorare la salute mentale e fisica: stare in famiglia incrementa il benessere, svolgere attività insieme migliora le prestazioni fisiche, abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, stimola l’attività del cuore e rinforza il sistema immunitario;
  • aiuta i bambini ad avere un miglior rendimento scolastico;
  • rafforza i legami: creare e passare del tempo con i propri figli li aiuta ad aumentare la fiducia in se stessi e a costruire un’autostima forte e solida;
  • apre al dialogo: il bambino è stato abituato sin da piccolo a parlare di sé e dei suoi problemi con i genitori, ha imparato a condividere;
  • rinforza l’adattabilità e la resistenza: un forte legame familiare promuove la capacità di poter affrontare le sfide della vita. Ciò sviluppa nel bambino la motivazione a crescere e ad avere successo;
  • legami positivi con gli adulti della famiglia porta a legami positivi con le persone esterne al nucleo familiare e con tutti gli adulti con cui il bambino entrerà in contatto così come diceva Sigmund Freud;
  • riduce il rischio di problemi comportamentali: i bambini che trascorrono del tempo con la propria famiglia hanno mostrato meno rischi di problemi comportamentali. Quando si riceve un’attenzione positiva per comportamenti adeguati aumenta il desiderio di continuare quei modelli sani;
  • aumenta la fiducia in se stessi
  • insegna un’efficace risoluzione dei conflitti: trascorrere tempo con i familiari insegna le capacità di comunicazione interpersonale, inclusi i modi sani e costruttivi per discutere e risolvere i problemi.

Conclusioni

Il tempo di qualità è una parte essenziale della nostra vita ed è qualcosa che non dovremmo mai dare per scontato.

E’ il momento in cui creiamo i ricordi che dureranno tutta la vita perché non riguarda solo l’essere fisicamente presenti ma soprattutto esserlo emotivamente.

Dedicando del tempo di qualità ai nostri cari costruiamo fiducia, rispetto e comprensione.

Creiamo un senso di appartenenza e connessione, ci sentiamo più felici, più rilassati e più soddisfatti.

Siamo pienamente coinvolti nel momento, ascoltando e partecipando attivamente.

Trascorrendo del tempo di qualità rendendolo parte della nostra routine si possono rafforzare le relazioni e migliorare il nostro benessere generale.

La famiglia è il luogo di pre-parazione alla vita dove è importante coltivare e condividere l’amore per moltiplicarlo, il reciproco rispetto pur conservando le proprie differenze, la serena e paziente attesa, la sana autorità con cui credere, esprimere e trasmettere convinzioni e valori e va da sè che passare del tempo di qualità aiuta a concretizzare tutti questi aspetti.

La famiglia è una società naturale: “società” ossia unione di soci, coloro che accompagnano e “naturale” dal verbo nascere, è lo snodo fondamentale attorno alla quale si generano le identità e i progetti di vita del singolo.

La famiglia è scuola di vita, una scuola da cui si trae l’insegnamento più grande, dove il lavoro in team è fondamentale, dove concetti come crescita, sviluppo e maturazione sono concetti che appartengono a tutti, nessuno escluso.

Eh sì perché come i figli imparano dai genitori anche questi ultimi imparano dai figli.

Come diceva Seneca “Di tempo non ne abbiamo poco, ma ne sprechiamo tanto.”

E allora basta sprecare il tempo, usiamo il nostro tempo con qualità e iniziamo dalla famiglia, dai nostri figli, perché ogni secondo vissuto insieme piacevolmente è tempo di qualità.

Autore

Psicologa Viviana Orizzi

Articolo scritto dalla dott.ssa Viviana Orizzi Psicologa a Saronno.

Contattaci per fissare un colloquio nella Sede di Saronno – Via Roma del Centro InTerapia

Bibliografia

  • M.Malagoli Togliatti, S. Mazzoni “Osservare, valutare e sostenere la relazione genitori- figli.” ed.Raffaello Cortina
  • Eugenia Scabini, Vittorio Cigoli “Il famigliare. Legami, simboli e transizioni” ed. Raffaello Cortina
  • M.Malagoli Togliatti, Anna Lubrano Lavadera “Dinamiche relazionali e ciclo di vita della famiglia” ed. Il Mulino
  • Murray Bowen “Dalla famiglia all’individuo. La differenziazioni del sé nel sistema familiare” ed.Astrolabio Ubaldini
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