Come possiamo definire la nostalgia? Di cosa si tratta?
La nostalgia viene definita nel dizionario italiano come “uno stato di malessere causato da un acuto desiderio di un luogo lontano, di una cosa o di una persona assente o perduta, di una situazione finita che si vorrebbe rivivere” (Gabrielli, 2008).
La nostalgia fa riferimento quindi ad un’intensa brama per alcuni aspetti della vita passata, che si ha la chiara consapevolezza che non possano più essere recuperati e rivissuti nel presente, se non nella memoria e nei ricordi.
Definita in questi termini, la nostalgia potrebbe essere considerata come una emozione prettamente negativa, che ci fa soffrire. In realtà, in essa si vive anche un senso di appagamento per quello di cui abbiamo fatto esperienza.
Per questo la psicologa e ricercatrice Krystine Batcho la definisce come una emozione agrodolce, in quanto porta con sé tanto il dispiacere del non poter ri-sperimentare, tanto il piacere ed il calore di aver vissuto e condiviso, con la consapevolezza di voler far esperienza del proprio presente, di rimanere ingaggiati nel qui ed ora (Batcho, 2019).
La nostalgia, pertanto, non intrappola nel passato e non deve essere letta come un fenomeno maladattivo di per sé.
Come mai proviamo nostalgia? A cosa ci serve?
Diversi studiosi affermano che la nostalgia svolge una funzione estremamente importante nella vita di ogni individuo in quanto permette di essere consapevole del senso della propria vita e della propria identità. Infatti, spinto dalla nostalgia a richiamare alla memoria aspetti del proprio passato, il soggetto integra il concetto di chi è e cosa ha raggiunto o effettuato nella propria storia con la persona che è nel presente e con chi vorrà diventare in futuro (Batcho, 2019).
Questo processo restituisce al soggetto un senso di completezza ed unità, che aiuta il processo di definizione della propria identità e di evoluzione della stessa.
Ma non solo: in momenti di cambiamento, quando il soggetto si trova a doversi confrontare con l’incertezza, la novità e ad abbandonare le modalità e le strategie note, la nostalgia risulta essere uno strumento di conforto. Infatti, permette al soggetto di ricordare tutti gli altri importanti cambiamenti che è riuscito a gestire e ad affrontare nel corso della vita e a come è stato accompagnato dalle persone care durante questo processo. Questo aiuta ad affrontare momenti di difficoltà, fa si che il soggetto si percepisca come autoefficacie e aumenti la propria autostima (Ismail et al., 2018).
La nostalgia diventa quindi anche una modalità per misurare i cambiamenti e i progressi nel corso della propria vita.
Considerato il ruolo fondamentale svolto dalla nostalgia nell’aiutare a cogliere il senso della propria vita ed identità e nella gestione emotiva dei cambiamenti, non stupisce come mai dalle ricerche emerga che coloro che tendono a perdersi maggiormente nei ricordi nostalgici siano i giovani adulti.
Questi ultimi si trovano, infatti, in una fase evolutiva della vita di cruciale importanza, in cui guardare al passato in modo nostalgico, fornisce quella base sicura dalla quale partire per potersi muovere in modo autonomo nella vita adulta.
Krystine Batcho è una psicologa, professoressa associata presso la Le Moyne College di Syracuse, New York, ed è una nota esperta di nostalgia. Il suo libro “Il potere della nostalgia“ esplora come la nostalgia può essere una potente forza motivazionale e come le persone possono usarla per affrontare le sfide dell‘esistenza.
Il libro discute come la nostalgia può essere una forza curativa, aiutando le persone ad affrontare la sofferenza, la solitudine e l‘incertezza della vita moderna. Offre anche numerosi consigli pratici su come usare la nostalgia per trarre beneficio dai ricordi positivi e ricostruire le relazioni. Alla fine, Batcho ci ricorda che la nostalgia ci aiuta a ricordare chi siamo, dove siamo
Non solo per l’individuo ma anche per le relazioni…
La nostalgia rientra in quelle che vengono definite emozioni prosociali in quanto Wildschut e collaboratori (2006) affermano che la maggior parte dei ricordi nostalgici hanno come oggetto le relazioni, la condivisione delle esperienze, fin dalla prima infanzia, e questo fa si che il soggetto si senta sempre connesso agli altri significativi (Wildschut et al., 2006). La persona si percepirà quindi amata, accolta e parte integrante di relazioni positive, fattore centrale nell’apertura ulteriore verso gli altri ed il mondo.
La nostalgia ricrea i legami significativi che si hanno con altre persone e, nel processo, favorisce un rinnovato senso di connessione sociale e un attaccamento sicuro (Sedikides et al. 2009; Wildschut et al. 2006), che sono alla base di empatia e desiderio di aiutare gli altri. Questo significa che più il soggetto si percepisce affettivamente coinvolto agli altri, più è predisposto a fare del bene e a rendersi disponibile nell’aiutare l’altro in difficoltà.
Questo spiega come mai altre emozioni prosociali, come la compassione, l’altruismo e l’empatia, risultano infatti correlate ed allineate alla nostalgia, a differenza invece di emozioni come la rabbia o l’ostilità.
Emerge pertanto come la nostalgia sia in realtà una grande alleata dell’essere umano, un’emozione non da temere ma da vivere nella sua pienezza, in quanto risorsa per avere chiaro il senso della propria vita, integrando il passato con il presente e per sentirsi emotivamente connesso agli altri.
BIBLIOGRAFIA
Batcho, K. (2019). Speaking of Psychology: Does nostalgia have a psychological purpose?. American Psychological Association.
Batcho K. (2013). Nostalgia: retreat or support in difficult times?. American Psychological Association.
Gabrielli, A. (2008). Grande dizionario di italiano. Hoepli editore
Ismail S., Christopher G., Dodd E., et al. (2018). Psychological and Mnemonic Benefits of Nostalgia for People with Dementia. J Alzheimers Dis.
Sedikides, Constantine, Tim Wildschut, Clay Routledge, Jamie Arndt, and Xinyue Zhou (2009), Buffering Acculturative Stress and Facilitating Cultural Adaptation: Nostalgia as a Psychological Resource. Understanding Culture: Theory, Research, and Application, ed. Robert S. Wyer, Chi-yue Chiu, and Ying-yi Hong, New York, NY: Psychology Press, 351-68.
Wildschut, T., Sedikides, C., Arndt, J., & Routledge, C. D. (2006). Nostalgia: Content, triggers, functions. Journal of Personality and Social Psychology, 91, 975-993.
Articolo scritto dalla dott.ssa Chiara Mariani psicologa presso la sede di Legnano
“La nostalgia è una forma di ricordo che ci aiuta a trovare un senso di identità e stabilità in un mondo in continua evoluzione.” – Roberta M. Greene