Il lutto è il processo di elaborazione del dolore e delle reazioni vissute per la perdita di una persona significativa con cui si era stabilito un sentimento di attaccamento affettivo.
Si tratta di un processo di adattamento alla separazione e come tale necessita di un adeguato tempo di elaborazione psicologica che verte anche attorno a rituali di separazione ad esso annessi e a manifestazioni esterne di vicinanza.
Il lutto è un processo fisiologico che dovrebbe risolversi in 9-18 mesi, ma è importante sottolineare che ovviamente non esiste una regola definita che possa stabilire il tempo necessario di elaborazione, che dipende anche da tutta una ritualità di condoglianze, necrologi, funerale, contatto con il corpo della persona defunta.
Questi riti aiutano nel distacco evitando che il processo si complichi e si trasformi in lutto patologico. Uno dei primi autori ad occuparsi di lutto è stato John Bowlby, soprattutto in riferimento a “le sorprendenti analogie tra reazioni alla perdita della madre dei bambini in tenera età e reazioni degli adulti colpiti da un lutto.”
Ciò che si trova alla base del lutto è collegato e riconduce a qualcosa di antecedente che riguarda l’attaccamento affettivo stabilito in precedenza con la persona. Se c’è una relazione di attaccamento con la persona venuta a mancare allora c’è lutto, in particolare maggiore sarà il dolore provato per il distacco quanto maggiore è stato l’attaccamento affettivo.
Ogni individuo ha infatti il bisogno di stabilire dei legami emotivi con l’altro, e la loro rottura genera stress e manifestazioni sintomatologiche quali attacchi d’ansia, rabbia, tristezza, impoverimento emotivo.
Le cinque fasi del lutto di Kübler-Ross
Il processo di elaborazione del lutto è stato indagato anche da altri studiosi, tra cui la psichiatra Kübler-Ross e la celebre teoria delle 5 fasi del lutto:
- rifiuto
- rabbia
- negoziazione
- depressione
- accettazione.
Vediamo nel dettagli gli stadi.
Rifiuto
La fase del rifiuto: in questa fase la persona non accetta l’accaduto. Spesso si può apparire bloccati, si vorrebbe fermare il tempo e il meccanismo di difesa che la mente mette in atto è quello della negazione, che ha una funzione protettiva rispetto alla realtà che si vive che risulta troppo dolorosa da accettare e tollerare.
Rabbia
La fase della rabbia: dopo la negazione segue una fase caratterizzata dalla presenza di emozioni intense, come rabbia e paura. In questa fase sono presenti domande come “Perché proprio a me?” e “Come è potuto accadere tutto questo?”.
Questa fase è importante perché rappresenta un passaggio che aiuta a realizzare di avere bisogno di un supporto e chiedere aiuto, o in alternativa di perdere fiducia, chiudersi in se stessi e rinunciare ad andare avanti.
Negazione
La fase della negoziazione: dopo la fase della rabbia, si vive quella della negoziazione, ossia il tentativo di trovare una “soluzione alla morte” e di riprendere in mano la propria vita. È la fase dove emerge la consapevolezza, che resta però ancorata alla speranza che la morte non sia avvenuta davvero.
Depressione
La fase della depressione: la fase della depressione arriva quando si acquisisce consapevolezza della perdita e dell’impossibilità di impedire la morte.
Accettazione
La fase dell’accettazione: in questa fase l’angoscia lascia spazio alla piena consapevolezza dell’accaduto, si possono trovare sogni vividi e sensazioni di presenza, che permettono di ricollocare emozionalmente la persona scomparsa nel mondo interno del superstite, con un conseguente minor isolamento sociale e affettivo.
Il ricordo si stabilizza in uno spazio interno positiva e funzionale e si sostituisce alle manifestazioni esterne quali disperazione e pianto. Si crea un’immagine interna della persona cara, che ne preserva il ricordo e rappresenta un “rifugio di serena nostalgia”.
Due fasi in più
Le 5 fasi di elaborazione del lutto teorizzate da Kübler-Ross si completano di altri due stadi nella teoria delle 7 fasi del lutto:
– La fase dello shock: è il momento in cui si apprende la notizia della morte
– La fase della speranza: rappresenta l’ultimo stadio, un atteggiamento ottimista che lascia spazio all’idea che non tutto sia davvero perduto.
Cosa significa elaborare un lutto
Quanto tempo ci vuole per elaborare un lutto?
Come abbiamo anticipato, non esistono né una corretta tempistica uguale per tutti nell’elaborazione del lutto né tecniche specifiche.
Per evitare altre problematiche psicologiche che possano compromettere la salute, in genere è consigliabile concedersi del tempo per superare la perdita, accogliere tutte le emozioni che emergono, elaborare e affrontare le diverse fasi del lutto, chiedere aiuto in caso di bisogno.
Può ovviamente essere più meno difficile elaborare le varie emozioni che accompagnano un lutto, anche a seconda dell’evento luttuoso e delle risorse a disposizione.
Si pensi ad esempio al lutto perinatale: le modalità di elaborazione delle fasi e il senso di colpa che potrebbe emergere incidono in maniera diversa sull’equilibrio emotivo e fisico dei genitori. Inoltre, i meccanismi di elaborazione del lutto possono adattarsi anche all’elaborazione di una perdita non necessariamente causata da una morte, per questo, anche nel caso di una relazione, si parla di “lutto da separazione” e fasi del lutto in amore.
È possibile ricominciare a vivere dopo un lutto? Cosa vuol dire elaborare il lutto? E come ritrovare serenità dopo un lutto allora?
Può sicuramente essere di aiuto rivolgersi a un professionista del benessere psicologico e svolgere un percorso terapeutico che possa aiutare nell’elaborazione del lutto nelle diverse fasi. Elaborare una perdita può essere doloroso, ma con il sostegno di un professionista è possibile.
Tra i tipi di psicoterapia più utilizzati per l’elaborazione del lutto si trovano la psicoterapia cognitivo comportamentale e la terapia EMDR, che supportano l’individuo nell’analisi degli avvenimenti luttuosi, delle reazioni della persona e dei meccanismi di difesa che essa ha messo in atto.
Si potrà inoltre lavorare sul senso di abbandono e sulla rimozione del trauma del lutto, che possono verificarsi a seguito della scomparsa di una persona cara.
Bibliografia
KüblerRoss E., La morte e il morire, Cittadella Editrice, 1984.
Onofri A., La Rosa C., Il lutto. Psicoterapia cognitivo-evoluzionista e EMDR, Giovanni Fioriti Editori, 2016.
Articolo scritto dalla dott.ssa Pamela Ciociola psicologa e psicoterapeuta riceve a Legnano presso la sede del centro di psicologia Interapia.