Nella vita di coppia è possibile e frequente che uno dei partner o entrambi, ad un certo punto, nutrano dubbi e preoccupazioni circa la loro relazione e il sentimento che li lega.
Questo può essere dovuto a diversi fattori, come la fase della vita della coppia, eventi esterni, difficoltà di comunicazione, etc. ma quando tale preoccupazione diventa costante e pervasiva, è tale da compromettere il funzionamento della persona in diversi ambiti e compare ad ogni difficoltà o discussione si presenti con il partner, è possibile che si tratti di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) da Relazione.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo è un quadro pervasivo caratterizzato dalla presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe le cose.
Le ossessioni sono pensieri intrusivi, persistenti e spesso fastidiosi che compaiono nella mente e che causano ansia. A volte sono privi di senso o senza attinenza con la realtà (es. il pensiero ricorrente di essere sporco, anche quando ci si è appena lavati; il pensiero di non aver chiuso la macchina parcheggiata).
Le compulsioni sono comportamenti o azioni mentali attuati in risposta alle ossessioni, che hanno la funzione di ridurne il disagio e prevenirne l’effetto temuto (es. lavarsi più volte le mani; controllare più volte che la macchina sia chiusa, o ripeterselo in testa).
In questo quadro sintomatologico l’intensità delle ossessioni e delle compulsioni diventa estremamente invalidante, poiché impiegano tempo ed energia eccessivi in azioni non funzionali, inficiano la quotidianità, con un grande impatto sul funzionamento psicologico, sociale e lavorativo.
Il DOC da Relazione
Il DOC da relazione è un particolare tipo di disturbo ossessivo compulsivo, le cui ossessioni hanno come tematica ricorrente la qualità e la veridicità dell’amore nei confronti del partner.
Le ossessioni possono manifestarsi come i dubbi, riguardanti i sentimenti nei confronti del partner: “se oggi non ho voglia di vederlo/la, o se non mi piace questo suo lato caratteriale, vuol dire che non lo/la amo più? E’ la persona giusta per me? Dovrei lasciarlo/la?”
Come già accennato, questo tipo di dubbi caratterizzano la quasi totalità delle relazioni di coppia. Quindi quando questi sono tali da giustificare una possibile diagnosi di DOC da relazione?
Nel DOC da relazione assumono un ruolo centrale specifiche credenze disfunzionali che, possono portare a delle conseguenze catastrofiche e disastrose nella mente di chi le concepisce.
Le incomprensioni generate da questo disturbo sono abbastanza frequenti e appaiono totalmente scollegate dalle emozioni e dai sentimenti del soggetto.
La presenza di pensieri intrusivi sull’amore per il partner e sulla coppia diventano talmente ansiogeni, pervasivi, impattanti e confondenti che la persona rischia di perdere il contatto con ciò che prova e che potrebbe guidarlo/la verso una scelta di condotta consapevole.
Una volta entrati in questo circolo vizioso, la strategia per diminuire l’ansia e l’angoscia generati da questi pensieri diventa la ricerca di una conferma oggettiva, di una certezza che certifichi il proprio sentimento d’amore, ma fuori di sé, all’esterno (es. da amici, confidenti, comportamenti singoli, etc.).
L’impossibilità di trovare tale certezza aumenta esponenzialmente l’intensità delle emozioni, alimentando di fatto il circolo. Questo processo è evidentemente molto diverso dall’avere, in situazioni specifiche, dei dubbi sul proprio sentimento e sulla propria relazione di coppia, se sono circoscritti, basati su dati di realtà e se non sono così intrusivi da far perdere il contatto con il proprio sentire.
I Sintomi
Le ossessioni del DOC da relazione hanno due focus principali: la relazione di coppia o il partner. A tali ossessioni, che causano ansia e a volte angoscia, spesso i pazienti attribuiscono un locus of control interno, e questo genera rabbia verso di sé, senso di colpa e vergogna, con un forte impatto sull’autostima. Talvolta sono presenti anche delle compulsioni, atte a diminuire la frequenza dei pensieri intrusivi e a limitarne l’impatto: possono essere mentali (cercare ripetutamente ricordi in cui si ha effettivamente sentito amore per il proprio partner) o comportamentali (avere rapporti sessuali con il partner per capire se è ancora eccitante, flirtare con altre persone per mettere alla prova i propri sentimenti).
Il trattamento
Il DOC da relazione è affrontabile con una psicoterapia cognitivo comportamentale. Inizialmente si esegue una valutazione psicodiagnostica mirata a inquadrare la specifica situazione, ad accertarsi che si tratti di DOC di relazione e verificare la presenza di altri disturbi in comorbidità, successivamente si concordano gli obiettivi con il paziente.
Con tale approccio e con l’ausilio di strategie e tecniche ad hoc, si limita la frequenza di compulsioni, si aumenta la tolleranza delle ossessioni, diminuendone di fatto l’impatto emotivo e la pervasività. Inoltre, secondariamente è possibile aumentare il senso di autoefficacia, lavorando positivamente sulla propria autostima.
Articolo scritto dalla dott.ssa Sara Angelicchio. E’ possibile prenotare o richiedere una visita attraverso la pagina contatti del nostro sito web