Lo psicologo comportamentista statunitense Abraham Harold Maslow sviluppò nel corso degli anni Cinquanta del Novecento, a partire dai suoi studi sulle motivazioni del comportamento umano, la teoria della piramide dei bisogni. 

L’idea dietro questa teoria era quella di aiutare le persone a comprendere i propri bisogni,da una parte,e asoddisfarli, dall’altra, descrivendoli e raccogliendoli in cinque livelli, da quelli fisiologici e più basilari a quelli più complessi. Si parte dalla base della piramide, formata dai bisogni indispensabili e inderogabili per ogni essere umano, senza i quali non sarebbe possibile vivere (ad esempio mangiare, bere, dormire) fino ad arrivare ai livelli più alti, all’apice della piramide, rappresentata da bisogni progressivamente più raffinati e complessi (ad esempio sicurezza finanziaria e personale).

Ci sono, poi, i bisogni sociali, che includono i desideri di relazioni e di appartenenza. I bisogni di stimolazione sono bisogni quali la soddisfazione della curiosità e la necessità di crescere e di migliorare. I bisogni di realizzazione sono bisogni più complessi e sono collegati alla necessità di compiere qualcosa di significativo o di avere un senso di scopo nella vita.

  • Bisogni fisici

Tra le peculiarità che li distinguono da quelli degli altri livelli della piramide, ci sono la loro indipendenzal’uno dall’altro, il fatto che siano isolabili e localizzabili in precise aree somatiche e il loro tendere a monopolizzare completamente il focus della persona. Per questo motivo, secondo Maslow, la loro gratificazione è cruciale per lasciare spazio a bisogni di più alto livello.

  • Bisogni di sicurezza

Il secondo livello della piramide di Maslow è rappresentato dai bisogni di sicurezza che includono il senso di stabilità, la dipendenza, la protezione e l’emancipazione daansia e paure. Nelle società contemporanea, ad esempio, sono la legge e le forze dell’ordine a gratificare il bisogno di sicurezza dei cittadini.

  • Bisogni di appartenenza

Salendo di un gradino sulla piramide, troviamo poi il bisogno di appartenenza, che può essere declinato nei rapporti d’affetto o d’amore ed essere soddisfatto dalle relazioni amicali, sentimentali o dall’appartenenza a determinati gruppi.

L’impossibilità di poter assecondare questo bisogno comporterà nella persona un senso di insoddisfazione alimentato da varie privazioni o mancanze, come quella di una famiglia, di amici o di una comunità di riferimento e potrebbe degenerare in disturbi psicopatologici.

  • Bisogni di stima

I bisogni di stima sono composti dal desiderio di essere rispettato, riconosciuto e approvato. Per gratificarli è necessario, da una parte, affrontare la vita con un’attitudine positiva e fiduciosa, dall’altra conquistarsi il rispetto e il riconoscimento degli altri attraverso i propri risultati, comportamenti e azioni.

Si tratta di un circolo virtuoso, per cui il raggiungimento dei risultati positivi comporta un riconoscimento anche da parte degli altri e, di conseguenza, una maggiore consapevolezza dei propri mezzi e possibilità di fare bene e crescere. Al contrario, un mancato riconoscimento può determinare senso di frustrazione, scarsa autostima fino a vere e proprie forme di depressione, alimentate da sentimenti di inferiorità e sfiducia in se stessi.

  • Bisogni di realizzazione

All’apice della piramide di Maslow si trovano i bisogni di autorealizzazione, i più complessi secondo la teoria elaborata dallo psicologo statunitense. I bisogni di autorealizzazione sono quelli che spingono le persone a realizzarsi e a realizzare tutto ciò che hanno sempre desiderato sfruttando le proprie capacità e competenze, che siano fisiche o mentali. Contrariamente ai bisogni che occupano i livelli inferiori della piramide, questi, secondo Maslow, presentano differenze assai più marcate da persona a persona: la mancata gratificazione dei bisogni di realizzazione può comportare una grave sofferenza a livello psichico.

La piramide di Maslow: dai bisogni primari all’autorealizzazione


I bisogni umani devono essere immaginati come organizzati in una scala gerarchica.
Secondo la scala dei bisogni di Maslow alla base abbiamo quelli più importanti, i bisogni primari, e solo soddisfacendo questi è possibile passare ai bisogni di livello superiore.
Gli esseri umani soddisferebbero i loro bisogni in maniera ascendente, per questo è necessario soddisfare prima i bisogni che sono alla base della piramide prima di poter passare ai bisogni di livello successivo, i quali, per essere appagati, sfrutteranno la carica positiva proveniente dai bisogni soddisfatti in precedenza.

Come e perché è stata concepita la piramide dei bisogni?

La piramide dei bisogni è stata concepita per aiutare le persone a comprendere e soddisfare i propri bisogni. Essa si basa sulla teoria che tutti gli esseri umani hanno bisogni fisici, emotivi, sociali e spirituali e che questi devono essere soddisfatti in base alla loro importanza. Ad esempio, i bisogni fisici come l’acqua e il cibo devono essere soddisfatti prima dei bisogni emotivi come l’amore e l’affetto.

In realtà, secondo alcuni critici di questa teoria, sarebbe possibile mettere da parte temporaneamente alcuni bisogni di base per soddisfarne alcuni più “alti” (potremmo decidere di dormire per meno ore con l’obiettivo di raggiungere un obiettivo lavorativo importante o superare un esame universitario difficile).

Autorealizzazione e motivazione

In cima alla piramide dei bisogni di Maslow abbiamo visto che ci sono i bisogni di autorealizzazione.


Per Abraham Maslow l’autorealizzazione si fonda sul principio che ogni uomo ha come scopo principale della sua vita quello di individuare, sviluppare e realizzare le potenzialità che sono insite in lui fin dalla nascita, in nome della piena e completa soddisfazione di quella che è la sua individualità.


Una persona che soddisfa i propri bisogni di autorealizzazione è una persona in grado di fare qualcosa che sia dettata dalla propria interiorità e finalizzata ad un forte desiderio di miglioramento. Da qui nasce l’idea dell’importanza della motivazione, come la spinta che porta l’essere umano a diventare realmente ciò che è, a liberare il proprio potenziale. 


Desiderio di autorealizzazione e motivazione sono due aspetti che si influenzano l’un l’altro.
La voglia di affermarsi e di realizzare ciò che realmente si desidera porta ad essere molto motivati e allo stesso modo è possibile aumentare il proprio grado di motivazione riflettendo e focalizzando l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere.


Maslow, dunque, ha avuto il merito di aver definito i bisogni dell’uomo collegandoli alla crescita e all’evoluzione che sono insiti in ogni individuo e ha sostanzialmente tracciato il percorso che ognuno di noi compie nel soddisfare i propri bisogni fino alla completa autorealizzazione; si tratta tuttavia di un percorso che nella realtà risulta spesso molto complesso e che necessita di un continuo lavoro su se stessi. 

Quali sono i bisogni più importanti e perché?

Questo argomento è stato molto dibattuto dai critici, che non hanno individuato unarisposta univoca. I bisogni fisici sono certamente importanti in quanto legati alla sopravvivenza, come acqua e cibo senza i quali l’essere umano non potrebbe vivere, ma i bisogni sociali e di stimolazione sono altrettanto importanti per la maggior parte delle persone. In ultima analisi, è importante comprendere che tutti i bisogni sono importanti in modo diverso per le diverse persone.

Critiche alla teoria

Sono state numerose le critiche rivolte alla piramide di Maslow; contrariamente ad essa, molti studiosi pensano che non sia necessario soddisfare i bisogni fisiologici per poi far nascere quelli di livello superiore, come è invece descritto nella scala dei bisogni di Maslow. 

Per poter raggiungere un certo potenziale, si pensa che alcuni livelli possano essere saltati perché:

  • gli individui possono percepire i bisogni in modo diverso;
  • I bisogni non necessariamente sono consci o inconsci;
  • I bisogni variano da persona a persona anche in base alla specificità culturale e alla generalità.

Pamela B. Rutledge, in un articolo pubblicato su Psychology Today, ha discusso sul significato della piramide di Maslow; la psicologa afferma che senza una connessione e senza una collaborazione sociale, nessuno di questi bisogni può essere realizzato, quindi la collaborazione è un elemento fondamentale per il benessere fisico e mentale. 

Certamente la premessa alla base della teoria di Maslow è la proattività del comportamento umano: l’individuo agisce per migliorare la propria vita tramite il soddisfacimento di determinati bisogni; lo psicologo era infatti interessato ad approfondire temi legati al potenziale umano e al modo in cui ciascun individuo potesse raggiungerlo. L’idea di fondo del modello basato sulla piramide di Maslow è che la motivazione umana sia governata dalla ricerca della realizzazione e del cambiamento attraverso la crescita personale, quindi le persone che hanno raggiunto la vetta sono quelle che nella vita hanno sfruttato al massimo le loro potenzialità.

La necessità dell’autorealizzazione si riferisce al bisogno di crescita personale e di scoprire cose nuove, bisogno che è sempre presente nell’arco di tutta la vita di ciascun uomo, dal momento che l’idea di partenza di Maslow è che una persona è sempre “in divenire” e mai statica. Nell’autorealizzazione, la persona riesce a trovare il proprio senso della vita e quello che più conta per lui.

Dal momento che ogni individuo è unico, la spinta all’autorealizzazione guida le persone verso direzioni differenti: per alcuni può essere raggiunta eccellendo nel campo dell’arte e della letteratura, per altri attraverso lo sport, o tra i banchi di scuola oppure ancora facendo carriera.

Secondo Maslow l’autorealizzazione sarebbe proprio questo:

“Si riferisce al desiderio personale di successo, alla tendenza di realizzare compiutamente il proprio potenziale”.

Articolo a cura della dott.ssa Elisa Bezze

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