Qualche strategia utile per incrementare l’intelligenza emotiva

L’intelligenza emotiva sappiamo essere la capacità di comprendere, usare e gestire le proprie emozioni per vivere serenamente la propria vita quotidiana, sperimentare benessere e creare e mantenere relazioni sane con gli altri.

Da questa premessa si può comprendere come possa essere utile e positivo nel day to day incrementare e impiegare la propria intelligenza emotiva.

Come si può fare per favorire l’incremento dell’intelligenza emotiva?

Per favorire un incremento dell’intelligenza emotiva può essere utile riflettere e lavorare su quelli che sono considerati i 4 ingredienti principali della stessa: l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, la consapevolezza sociale e la gestione delle relazioni.

L’autoconsapevolezza: cos’è e come coltivarla

L’autoconsapevolezza può essere definita come la capacità di ascoltare e comprendere i propri pensieri e di conseguenza le emozioni ed i comportamenti che si innescano a partire dagli stessi.

A volte può capitare che non si riesca a comprendere la qualità, la tipologia o l’intensità dell’emozione provata a causa di una ridotta alfabetizzazione emotiva oppure di una incapacità o non volontà di mettersi in ascolto. In questo modo l’individuo è come se spegnesse le proprie emozioni.

Quali possono essere le tecniche per favorire una migliore autoconsapevolezza?

  1. Meditazione: tecnica che consente di sviluppare una pratica regolare di consapevolezza. Attraverso la concentrazione su un oggetto di mediazione (il respiro, una visualizzazione o un mantra) è possibile allenare l’attenzione, tornando all’oggetto, ogni qual volta ci si perde nei pensieri;
  2. Mindfulness: pratica specifica di meditazione centrata sulla consapevolezza dell’esperienza personale e/o del mondo esterno nel momento presente. In particolare, la mindfulness invita ad osservare con curiosità la propria esperienza, con atteggiamento aperto e non giudicante, sfruttando i propri sensi;
  3. Utilizzo del corpo: il corpo e le sensazioni che sperimentiamo possono essere usati come mappa per interrogarsi sul perché stanno avvenendo in un determinato momento delle variazioni o attivazioni che rappresentano la parte corporea dell’emozione. Diventano quindi il punto di partenza per comprendere cosa si sta sperimentando.

L’autocontrollo: cos’è e come coltivarlo

L’autocontrollo è la capacità di gestire i propri pensieri e le proprie emozioni, con l’obiettivo di evitare l’agire impulsivo e mettere in atto comportamenti pensati ed adeguati, sia per sé che per le relazioni con gli altri. È una competenza strettamente connessa alla precedente, senza la quale esso non sarebbe possibile.

Quali possono essere le tecniche per favorire un migliore autocontrollo?

  1. Gestione dello stress: ridurre la quantità di stress percepito favorisce una migliore capacità di autoregolazione. Questo processo è favorito da mindfulness, meditazione, pratica di respirazione profonda (imparare ad effettuare circa 10 respiri al minuto, con una inspirazione e espirazione di 3 secondi ciascuna), esercizio fisico regolare e tempo personale di qualità;
  2. Sviluppo personale: effettuare percorsi di riflessione sul sé e confrontarsi con altri significativi consente di meglio individuare ed affrontare aree di difficoltà e di problematicità che potrebbero essere dei trigger rispetto all’incapacità di comprendere un determinato vissuto e di bloccare un agito inadeguato;
  3. Assumere un approccio proattivo: stabilire degli obiettivi per sé importanti, che siano realizzabili e misurabili, darsi un tempo per il raggiungimento degli stessi e celebrare i propri successi.

La consapevolezza sociale: cos’è e come coltivarla

La consapevolezza sociale è la capacità di comprendere le emozioni ed i bisogni altrui, di condividere empaticamente i loro sentimenti e riconoscere le dinamiche gruppali.

Come favorirla?

  1. Assunzione di un approccio mindful nell’interazione con l’altro: fondamentale risulta essere la capacità di porre attenzione allo scambio con l’altro senza essere focalizzati sui propri pensieri, abbandonando il giudizio e ascoltando il modo attivo quando viene espresso;
  2. Attenzione al comportamento non verbale dell’altro: risulta essere fondamentale assumere il ruolo di osservatore in quanto è possibile cogliere quello che l’altro prova utilizzando come indizi l’espressione facciale, il colorito, la postura, l’attivazione comportamentale.

La gestione delle relazioni: cos’è e come coltivarla

La gestione delle relazioni è la capacità di cogliere gli indizi presenti nel contesto relazionale per comprendere come portarsi in modo sincero ed adeguato nelle relazioni, come iniziare e mantenere nel tempo relazioni sane e come gestire eventuali screzi e conflitti.

Come migliorarla?

  1. Attenzione al proprio comportamento non verbale: essere consapevoli del corredo corporeo con il quale veicoliamo messaggi e significati è fondamentale per aiutare la comunicazione ed il rapporto con l’altro, in quanto permette reciprocamente di avere una mappa di lettura di quanto si sta condividendo;
  2. Sviluppo della capacità di ascolto attivo: fare domande e lasciare all’altro piena possibilità di espressione, senza prescrivere emozioni e comportamenti (“non fare così” “dovresti stare calmo”), è una delle risorse principali per creare e mantenere una buona relazione. L’altro si sentirà accolto e compreso quando nei suoi confronti si sta attenti in ascolto, senza giudizio o prevaricazione;
  3. Gestione adeguata della rabbia e dei conflitti: evitare i comportamenti bloccanti, cioè tutti quegli atteggiamenti che possono ostacolare e bloccare il confronto (parlare sopra, urlare, parlare troppo). Affrontare con tatto i disaccordi per definire soluzioni che possano essere condivisibili, far sentire l’altro compreso nel suo punto di vista, comunicandogli apertamente comprensione, anche senza condivisione.

Conclusioni

L’attenzione ed il lavoro quotidiano su questi 4 fattori consentono di migliorare il proprio funzionamento nel mondo, aumentando il successo personale e relazionale ed incrementando in questo modo la propria qualità di vita.

Chiara Mariani Legnano

Articolo scritto dalla dott.ssa Chiara Mariani Psicologa a Legnano.

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BIBLIOGRAFIA

How to Improve Your Emotional Intelligence—Professional Development | Harvard DCE. (n.d.). Retrieved June 18, 2022

Segal, J., Smith, M., Robinson, L. (2024). Improving Emotional Intelligence (EQ). Manage Emotions to Build Better Relationships and Achieve Success. Help.Org.

Segal, J. (2008). The Language of Emotional Intelligence: The Five Essential Tools for Building Powerful and Effective Relationships. 1st edition. McGraw Hill.

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