L’adolescenza è un periodo particolarmente delicato sia per i ragazzi che per gli adulti. È una fase fondamentale, segnata da cambiamenti a livello biologico, sociale e psicologico, tra cui: la sperimentazione di emozioni intense, un maggiore coinvolgimento nel rapporto con i pari e di esplorazione creativa.
A questi si uniscono grandi mutamenti nel pensiero, nelle interazioni e nell’attività decisionale, oltre a un’importante rinegoziazione della relazione tra genitori e figli. Affinché questa relazione sia costruttiva e sana, è necessario che i genitori stabiliscano alcune regole da rispettare in casa e fuori, utili agli adolescenti e alla loro crescita.
Caratteristiche
L’adolescenza è una fase di vita compresa orientativamente tra i 12 e i 24 anni, un periodo di tempo piuttosto lungo in cui la persona vive dei cambiamenti fondamentali per la propria evoluzione. I compiti psico-evolutivi dell’adolescenza sono:
- separazione-individuazione: raggiungere indipendenza dalle figure reali e dalle rappresentazioni idealizzate dei genitori
- mentalizzazione del Sé corporeo: elaborare una nuova immagine di Sé a partire dalle trasformazioni corporee
- nascita sociale: assunzione di un ruolo socialmente riconosciuto
- definizione-formazione di valori: l’adolescente chiarisce a se stesso cosa è importante, le idee in cui credere e investire emotivamente
- soggettivazione: processo di assunzione della soggettività che consente l’instaurarsi di uno spazio psichico personale.
Ciascuno di questi compiti ha in sé diverse complessità, che diventano evidenti nella relazione con l’altro. Un adolescente, da solo, potrebbe non avere tutti gli strumenti per affrontare in modo ottimale le sfide di questa fase della vita. Ecco perché un genitore, nel periodo dell’adolescenza, è chiamato anche ad educarealle regole con azioni che ne favoriscano il rispetto.
Le regole in casa da rispettare in adolescenza sono necessarie affinché i ragazzi possano orientarsimeglio attraverso tutti gli importanti cambiamenti che si trovano a vivere. Il rispetto delle regole servirà all’adolescente, che va alla ricerca della propria identità, ad avere dei confini sicuri in cui muoversi nell’esplorazione di sé. E’ bene precisare che dare regolenon significa imporre un comando. Impartire regole piuttosto che comandi si rivela quindi fondamentale perché esse non siano lette come imposizioni, ma come indicazioni per acquisire maggiore autonomia.
Genitori e figli adolescenti vivono un rapporto di naturale ambivalenza, fatto di comportamenti contrastanti: un figlio adolescente proverà il bisogno di sicurezza ma, da adolescente, avrà anche la tendenza a ribellarsi e infrangere le regole.
FAMIGLIA, GENITORI E FIGLI: QUALI E QUANTE REGOLE?
L’adolescenza è una delle tappe evolutive del ciclo di vita di ogni persona, ma rappresenta anche unafasefondamentale dell’evoluzione della famiglia. Se gli adulti si oppongono rigidamente a questi cambiamenti naturali, adottando un atteggiamento estremamente normativo, questo potrebbe provocare nell’adolescente un rifiuto e la conseguente chiusura dei canali comunicativi tra generazioni.
Se da un lato i figli hanno bisogno di regole di comportamento come “contenimento” della loro esplorazione, dall’altrorifiutano un atteggiamento rigido che blocchi la naturale propensione a sperimentare. Il risultato sarà quello di un adolescente insofferente alle regole, che non le rispetta e le trasgredisce.
La comunicazione è un elemento fondamentale per far rispettare le regole a un figlio adolescente. Vediamo come un genitore può comunicare le regole ai figli adolescenti e come può aiutarli al rispetto delle regole:
- essere chiari: ogni regola deve essere compresa a fondo perché l’adolescente non la interpreti come un’imposizione
- instaurare un dialogo: le regole educative per gli adolescenti sono veramente tali quando si basano su una sincera complicità. Un adolescente potrà aprirsi di più se saprà di poter contare su un ascolto attivo da parte del genitore
- essere coerenti: una volta stabilite certe regole, il genitore deve avere la capacità di mantenere coerenza, senza essere troppo o troppo poco severo
- essere pazienti: provare a far rispettare le regole ai figli adolescenti senza urlare, ad esempio, sarà un ottimo modo per non far chiudere l’adolescente e spingerlo a non rispettarle
- fare squadra: i genitori seguiranno una linea comune e condivisa, così da evitare “giochi di ruolo” per far sì che le regole vengano rispettate
- porsi in ascolto: ascoltare le ragioni e le esigenze del proprio figlio aiuterà a stabilire regole sostenibili che avranno più efficacia in un adolescente con difficoltà a seguire le regole. Se, ad esempio, il rimprovero per il mancato rispetto delle regole si tradurrà in frasi come “devi fare così perché l’ho deciso io”, prepariamoci a un adolescente che infrange le regole
- essere disponibili: lasciare la giusta autonomia ed essere disponibili, ad esempio, ad accompagnare i figli nei posti che vogliono frequentare senza imporre la propria presenza, sarà utile sia a capire quali sono gli ambienti che frequentano, sia a far sapere loro che possono sempre contare sui propri genitori.
Non sempre assumere questi comportamenti, per un genitore, è semplice. È possibile però creare integrazione tra le generazioni, favorendo un aumento della comprensione empatica e dell’interdipendenza.
Il compito dei genitori è rispettare la dimensione adolescenziale senza rinunciare a porre dei limiti, contribuire al passaggio all’età adulta tenendo conto del carattere universale di alcuni cambiamenti in adolescenza e ascoltando l’essenza del proprio “adolescente interiore”.
LE REGOLE FUORI E DENTRO CASA
Quali possono essere le regole da dare ad una adolescente, da rispettare sia in casa che nei contesti extrafamiliari?
Ogni famiglia ha un proprio ritmo e stile di vita, basato sulle scelte degli adulti che danno una precisa direzione alla famiglia. Per gli adolescenti, le regole in casa si rivelano importanti perchéla famiglia è ilprimo nucleo sociale in cui un adolescente può imparare a relazionarsi con gli altri.
A seconda della fascia d’età, il genitore ad esempio dovrà dare delle regole:
- sull’utilizzo dello smartphone (un’educazione al sano utilizzo dei dispositivi digitali può evitare che si incorra in una dipendenza)
- sullo studio, facendo attenzione a non caricare l’adolescente di aspettative troppo elevate ed evitando che assuma atteggiamenti troppo competitivi
- su come ci si comporta a tavola, cercando di educare a un sano rapporto con il cibo
- sulla gestione del denaro, affidandogli una “paghetta” che lo responsabilizzi.
Il “mestiere del genitore” è davvero difficile e, l’assenza di regole comportamentali negli adolescenti, potràcausare problematiche che, sommandosi ad altri fattori di rischio, potrebbero portare nel tempo a disturbi più complessi.
Nella famiglia che rappresenta un “porto sicuro”, la disregolazione emotiva, gli sbalzi di umore, i sentimenti di rabbia, solitudine e ansia che ogni adolescente può sperimentare potranno essere gestiti come occasione di crescita e apprendimento, senza sfociare in problematiche più gravi.
In un periodo così delicato come questa fase di vita, infatti,il ragazzo può provare insicurezze e paure che rischiano di condizionare in maniera importante la sua crescita. L’ ansia sociale in adolescenza, ad esempio, è un disturbo legato proprio al pensiero di non “essere abbastanza” e può accompagnarsi, se non è gestita, ad altre problematiche come attacchi di panico e dipendenze.
Anche i disturbi alimentari come anoressia e bulimia, dipendenza da cibo o bing eating disorder sono molto diffusi tra gli adolescenti, che devono fare i conti con un corpo in trasformazione e accettare la propria maturità fisica ridefinendo la propria identità anche dal punto di vista corporeo.
Un adolescente va contro le regole per autodeterminarsi e trovare la propria indipendenza. Un genitore deve essere in grado però di saper distinguere quando si tratta di un atteggiamento “occasionale” o se si tratta di un comportamento che porta l’adolescente a compiere atti anche violenti o autodistruttivi.
È fondamentalemantenere un atteggiamento di apertura nei confronti degli eventi e rispettare la persona che l’adolescente sta diventando, attraverso le imprevedibili tappe di questo momento di vita. Rispettare significa “sintonizzarsi”, far sì che il ragazzo si senta ascoltato e accolto e costruire le basi per una fiduciareciproca,in modo tale che anche i limiti posti divengano parte del sostegno.
La terapia psicologica per genitori e figli
Quando un adolescente mostra una vera e propria intolleranza alle regole e non le rispetta, può venire in aiuto iniziare una terapia psicologica. Un percorso terapeutico è innanzitutto utile all’adolescente, che insieme a un esperto può imparare a gestire le proprie emozioni ed evitare di assumere comportamenti a rischio. Il terapeuta può poi supportare anche i genitori nella gestione di figli che si oppongono alle regole stabilite, guidandoli affinché essi scoprano come far rispettare regole con autorevolezza e non autorità.
Insieme al professionista, si sceglierà di svolgere un percorso di terapia familiare o individuale, che sia utile al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Adolescenti e regole: consigli per letture estive
- L’età dello tsunami. Come sopravvivere a un figlio pre-adolescente, A. Pellai, B. Tamborini, De Agostini
- Gli adolescenti hanno bisogno di regole, A. Cawood, Red Edizioni
- E ora basta! I consigli e le regole per affrontare le sfide e i rischi dell’adolescenza, A. Pellai, Feltrinelli
- Ragazzi sregolati. Regole e castighi in adolescenza, a cura di G. Pietropolli Charmet, edizioni Franco Angeli
- Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi, G. Pietropolli Charmet, Editori Laterza
- I mutanti. Come cambia un figlio preadolescente, S. Bignamini, edizioni Solferino.
Articolo scritto dalla dott.ssa Elisa Bezze psicologa e psicoterapeuta presso il centro di Saronno per chi fosse interessato ad un consulto psicologico con i nostri esperti può trovare tutte le informazioni sulla nostra pagina dei contatti.