Perché rivolgersi a uno psicologo per una terapia online?
Negli ultimi anni, in Italia e in tutto il mondo, c’è stato un incremento nella richiesta di uno psicologo/a per una terapia online. A causa della distanza, molte persone si trovano nell’impossibilità di scegliere uno psicologo con cui sentirsi maggiormente affini. La consulenza psicologica online e la psicoterapia online (approvate dall’Ordine Nazionale degli Psicologi) riducono questa distanza e permettono di trovare il professionista più conforme ai propri bisogni in termini di specializzazione e corrispondenza empatica.
La figura dello psicologo online e la possibilità di lavorare su di sé da casa, rappresentano una valida alternativa al consueto incontro in studio, abbattendo quel muro di vergogna che spesso si leva verso la malattia mentale; in altre parole, apre una nuova porta per l’incontro con il terapeuta stesso.
Chi è lo Psicologo Online?
Lo psicologo online è un professionista qualificato che svolge la propria attività di consulenza avvalendosi dei moderni mezzi di comunicazione digitale, che si avvale di tutti gli strumenti necessari (test psicodiagnostici, colloqui, valutazioni e osservazioni) per individuare la migliore terapia da sottoporre in base al caso specifico.
Ciò che differisce è solo il setting in cui la consulenza avviene. La consulenza online e la terapia online permettono di trattare un’ampia varietà di problematiche, proprio come nella terapia “vis a vis”.
Vantaggi della terapia online
I vantaggi di una consulenza psicologica e della psicoterapia online sono numerosi, tra cui:
- La possibilità di scegliere tra un più vasto numero di professionisti e tra orientamenti terapeutici specifici
- Con la consulenza online vengono ridotti i tempi e i costi dovuti agli spostamenti
- Si riducono i tempi tra la prenotazione e il colloquio
- È presente una maggiore continuità nel percorso terapeutico grazie alla facilità nell’organizzazione degli incontri
- La flessibilità nella scelta del giorno e dell’orario rende la consulenza online più accessibile per chi è impegnato in ritmi lavorativi frenetici
- Pregiudizio: l’online permette di superare la paura di essere giudicati
- Giovanile: l’online è il canale che più si avvicina agli adolescenti che hanno bisogno di intraprendere un percorso psicoterapeutico.
- Riservatezza: la psicoterapia online evita l’imbarazzo della sala d’attesa, e lascia libero sfogo ai picchi emotivi di rabbia e dolore
- Strumenti a portata di mano: consente al terapeuta di gestire i documenti, suoi e della seduta, direttamente sul suo dispositivo
Consulenza professionale direttamente a casa
Lo psicologo online, soprattutto per coloro che si trovano in una condizione di ridotta mobilità o che presentano problematiche che ne limitano gli spostamenti, rappresenta la scelta più efficace. Un altro vantaggio della terapia online, meno evidente ma altrettanto rilevante, è la possibilità di usufruire di una consulenza professionale direttamente in casa, nel proprio ambito di vita più intimo. Questo elemento simbolico, per chi è restio ad avvalersi della terapia in studio, ha il suo valore.
Svantaggi della modalità online
Della terapia online si individuano, tuttavia, anche alcuni svantaggi:
- Privacy, intesa come difficoltà a trovare uno spazio riservato in cui sentirsi a proprio agio senza timore che altri ascoltino il colloquio con il terapeuta.
- Setting terapeutico, è per molti il limite maggiore all’approccio al nuovo, alla terapia online studio.
- Gestione della seduta, di cui il terapeuta deve rimodulare le attività (ad esempio esercizi)
Come si svolge la consulenza di uno psicologo online?
Di solito la terapia online viene svolta, attraverso videochiamata, su piattaforme digitali (Skype, Google meet, Zoom) o altri canali di comunicazione digitale; il costo e la durata di ogni colloquio online sono gli stessi di quelli che troviamo in una consulenza in studio vis a vis.
Alleanza terapeutica e terapia online
Il concetto di alleanza terapeutica nasce in ambito psicoanalitico e riguarda la creazione della relazione terapeutica nel qui ed ora. In altre parole, si costituisce anche con quel legame affettivo paziente-terapeuta che si caratterizza di fiducia e rispetto reciproci e che diventa empatia.
Empatia che oggi si evolve e diventa empatia digitale. Soprattutto, intesa come “capacità di prendersi cura degli altri”; nonché esprimere in modo immediato pensieri, emozioni e sensazioni mediante canali digitali; senza gli specifici indicatori di empatia sociale caratteristici delle modalità tradizionali di interazione” (Terry, Cain, 2016). Alla luce di tutte queste considerazioni, allora, la distanza relazionale nelle sedute Skype, forse, è più percepita che reale ed infatti sembra che la Psicoterapia tramite video funzioni al pari delle terapie standard, faccia a faccia, con diverse tipologie di utenza (Backhaus et al., 2012).
Cosa dicono gli psicologi?
Sicuramente i terapeuti devono mettere in discussione il loro modo di lavorare. Alcuni si sentono “scomodi”, devono rinegoziare i contorni del setting, che, non potendo collocarsi in un luogo fisico ben definito diventa più interno. I confini, quindi, sono più liquidi e l’incontro dei due inconsci avviene attraverso un agente intermedio: il mezzo tecnologico, che sostituisce la corporeità (pc, smartphone, tablet). In ogni caso, la psicoterapia è l’incontro di due menti, quindi anche se è vero che si perdono alcuni aspetti, la funzione terapeutica rimane comunque intatta.
Questo cambiamento rappresenta sicuramente una bella sfida per molti psicoterapeuti, soprattutto quelli meno avvezzi all’uso di mezzi tecnologici; tuttavia, rappresenta al contempo un’opportunità di sviluppo e di riflessione sulla tecnica che può fare avanzare molto la pratica psicoterapica.
Quale sfida? Rinegoziare la relazione
Di fronte a una sfida (anche logistica) come quella che comportata il Covid-19, è importante riorganizzare le norme che regolano il rapporto tra terapeuta e paziente. Ci si interroga su come adattare la pratica clinica allo strumento online, perché gli elementi concreti ricadono sul simbolico del paziente.
Gli psicologi dovrebbero allora porre particolare attenzione all’alleanza terapeutica e alle dinamiche della relazione tenendo conto del nuovo contesto e discutendo con il paziente i cambiamenti e gli eventuali dubbi. Dobbiamo essere preparati a possibili cambiamenti, interruzioni per esempio, dovuti all’irruzione del reale nel setting terapeutico (la casa del terapeuta e quella del paziente, ad esempio, con i suoi rumori, colori, ecc).
Per questo è molto importante che gli psicologi – per primi – evitino atteggiamenti di totale rifiuto o accettazione incondizionata, monitorando invece in modo costante l’efficacia e le problematiche emerse dal lavoro con i pazienti.
Fissa un colloquio con la dott.ssa Elisa Bezze
Centro Psicologia InTerapia
Indirizzo: Via A. Ramazzotti, 20, 21047 Saronno VA
Telefono: 375 568 1922